Errore di tumulazione in loculo e operazioni di ripristino successive
La mia assistita mi riferisce che andata al cimitero ha trovato la lapide del loculo a terra, informatasi le è stato detto che il feretro era stato trasferito in altro loculo perché avevano sbagliato al momento del seppellimento (circa 6/7 mesi fa).
Aperto il nuovo loculo, la mia assistita non ha riconosciuto la bara della madre e perciò vuole aprirla per verificare che effettivamente sia sua madre, ma il comune ha rifiutato l’autorizzazione per motivi igienico sanitari.
Non ha ricevuto alcuna comunicazione del trasferimento, e vuole impugnare il diniego di autorizzazione.
Studio legale
Gli errori di sepoltura sono sempre possibili e generalmente sempre rimediabili o risolvibili.
L’errore deriva probabilmente da doppia concessione dello stesso loculo fatta dall’ufficio addetto del Comune, ma sembra che l’attività svolta per rimediarvi sia stata quanto meno pasticciata.
Si consiglia di verificare:
a) Cosa ha determinato la decisione da parte del Comune di operare la traslazione?
b) Chi ha autorizzato ad eseguire la “traslazione” e cioè la “estumulazione straordinaria” ex lege DPR 285/1990 art. 88 visto che ai sensi del D.lgs 267/2000, art. 107 e segg.) è per legge il Sindaco responsabile della custodia cimiteriale a meno che non abbia ufficialmente delegato un dirigente o funzionario a svolgere questo compito
c) Con quale atto si è operato per evitare che l’operazione di traslazione, che ha un costo, non risultasse debito fuori bilancio?
d) con quale atto si è giustificata l’operazione?
e) trattandosi di estumulazione straordinaria, è stata preventivamente avvertita l’ASL in modo che il Coordinatore sanitario possa presiedere all’operazione? (art. 83 e 88 DPR 285/90)
Eventuali violazioni della procedura e Il mancato avviso ai familiari (violazione della pietas) potrebbe giustificare la richiesta, ma se la figlia non riconosce la bara, conviene:
f) vedere il contratto fatto con l’agenzia funebre per verificare se la tipologia della cassa corrisponde a quella tumulata
g) trovare dei testimoni che possano dichiarare che al funerale la cassa era diversa do quella tumulata
h) verificare se la targhetta sulla cassa con i dati del defunto non sia stata manomessa (es.: fori di viti non corrispondenti) o sia stato manomesso il sigillo su una delle viti
i) chiedere l’accesso al verbale di chiusura cassa fatto dall’impresa funebre e consegnato al servizio di custodia cimiteriale e al registro cimiteriale per verificare la data dello spostamento e i loculi coinvolti. Verificare anche la concessione con l’identificativo del primo loculo
A seconda delle risultanze di quanto sopra, ed eventuale azione legate, chiedere all’Autorità Giudiziaria che ordini una estumulazione straordinaria a scopo di identificare il cadavere; finora è stata fatta solo una ricognizione.
A parte l’azione civile, possono essere coinvolti reati penali quali:
art, 410 CP vilipendio di cadavere (nel caso nella cassa vi fosse persona diversa)
art. 407 CP violazione di sepolcro (a carico responsabile custodia cimiteriale e impresa esecutrice dello spostamento)
art. 495 CP falsa attestazione a pubblico ufficiale (a carico impresa funebre)
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