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Il cimitero è un posto di lavoro di che tipo rispetto alla normativa antinfortunistica?
Se c’è un guardiano dipendente comunale, si configura come posto di lavoro per il comune? e se c’è un gestore esterno chi deve fare il DUVRI?
Il problema oggi si arricchisce e complica in virtù del fatto che dal 1/06/2013 è entrata in vigore la nuova normativa reativa al D.lgs. 81/2008, e la sua trattazione non è semplice.
Se c’è un guardiano o personale comunale, si configura come posto di lavoro della ditta “Comune”, e pertanto deve essere fatto un DVR e DUVRI da parte del Comune poichè all’interno dell’area “aziendale” operano imprese esterne, quali i marmisti..
Se poi c’è anche un gestore, si deve vedere che tipo di rapporto è stato instaurato con lo stesso; se ha la gestione completa, diventa il posto di lavoro del gestore, che provvederà al DVR DUVRI; se invece la gestione si configura, ad esempio come mera sepoltura delle salme, la, supponiamo, cooperativa sociale assume il ruolo di appaltatore operante in ambiente di lavoro della ditta “Comune”, che deve provvedere agli adempimenti di sicurezza come se fosse una qualsiasi ditta con più appaltatori operanti al suo interno, ad esempio gli efossori e i marmisti.
La mera sepoltura non è un cantiere edile e pertanto non si configura come cantiere provvisorio con adempimenti tipo POS. Il problema si complica se il gestore opera in più cimiteri, ma ha spogliatoi e docce solo in un cimitero: non essendo configurabili come cantieri mobili occorrerebbe che ci fossero docce e spogliatoi in ciascun cimitero?
Si può discutere su cosa succede quando non c’è una presenza continuativa di personale, come può succedere per esempio nei cimiterini secondari, dei quali però c’è comunque l’obbligo della custodia: se risulta un posto di lavoro stabile, ogni cimiterino dovrebbe essere dotato di spogliatoi e docce?
La cosa si complica ulteriormente per il fatto che all’interno dell’area aziendale vi sono aree concesse in disponibilità a terzi, quali le tombe di famiglia: la costruzione e manutenzione di una tomba di famiglia avviene in un area non di disponibilità dell'”azienda” che gestisce il cimitero, ma del concessionario, ma c’è l’obbligo di custodia anche di queste aree in concessione; si configura un cantiere mobile della ditta esecutrice dei lavori, ma contemporaneamente un ambiente di lavoro della ditta che gestisce il cimitero (Comune o gestore privato)? E altrimenti a chi compete un eventuale DUVRI?
Da tener presente che in caso di incidenti, nel dubbio il giudice condanna solidalmente tutti coloro che fossero anche minimamente coinvolti, per cui conviene agire di conseguenza.
Provate ad immaginare cosa puo’ succedere se un visitatore, che sta andando verso una tomba in campo comune, inciampa in una tavola abbandonata da tempo da una impresa che sta costruendo una tomba di famiglia, con una cooperativa esterna incaricata delle sole sepolture e la custodia in capo al comune, e sbatte la testa e va in coma: chi è responsabile di lesioni? chi paga?
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