Trasferimento da tomba di famiglia perpetua
Vorrei estumulare il mio papà per ricongiungerlo con la mamma deceduta quest’anno nel cimitero di un altro paese, il papà che dal 1969 è in una tomba perpetua in concessione ad un suo fratello, il quale è restio alla estumulazione perché l’ufficio cimiteriale dice che se estumuliamo il papà e lo trasferiamo in un altro comune il fratello perde la concessione a lui intestata.
Potete dirmi se questo è reale perché ho letto che se “Le concessioni perpetue rilasciate in data anteriore a quella di entrata in vigore del D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803, mantengono il carattere di perpetuità e non possono essere incise unilateralmente da provvedimenti dell’amministrazione comunale volti a comprimerne l’estensione temporale.”
L’estumulazione di un resto mortale da una tomba perpetua non è permesso dalla normativa (DPR 285/90 art. 86 c.1).
La estumulazione per trasferimento comporta automaticamente la decadenza della concessione per mancato rispetto della normativa e dei patti contrattuali previsti nella concessione.
Vero che il Comune non può di iniziativa trasformare una concessione perpetua in una a tempo determinato, ma questo niente ha a che fare con quanto sopra.
Sarebbe possibile che il sindaco autorizzi in via eccezionale il trasferimento, ma ben difficilmente lo farà perchè tutti i comuni cercano di eliminare le tombe perpetue che rappresentano un problema di gestione degli spazi cimiteriali.
Per fare un trasferimento bisognerebbe che lo zio proponesse di trasformare unilateralmente, d’accordo col comune, la concessione da perpetua a 99ennale, magari a partire dalla data di trasformazione; dopo di ciò si può fare il trasferimento.
Il Comune non vede l’ora di eliminare le tombe perpetue e sarebbe ben felice.
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