Cappella acquistata all’asta e non a norma
Ho acquisito all’asta una cappella con 10 loculi, ovviamente da ristrutturare essendo abbandonata da decenni.
Dopo il pagamento a saldo, ho scoperto che i loculi non sono a norma per cui dovrei fare il progetto con ing abilitato, presentarlo, DEMOLIRE tutto e ricostruirli con un esborso non indifferente non preventivato.
Il regolamento cimiteriale della città (Taranto) impone le misure solo PER NUOVE COSTRUZIONI e non SUBENTRO nella concessione dopo asta pubblica (almeno per quello che ne capisco e leggo). L’adeguamento è quindi dovuto oppure, visto che i loculi sono insistenti da anni nella cappella posso appellarmi a qualcosa?
Privato
Per poter utilizzare il sepolcro deve adeguarlo alle norme igienico sanitarie correnti, ai sensi del DPR 285/1990 ed alle norme regionali successive alla data di entrata in vigore del suddetto Regolamento nazionale di Polizia Mortuaria. In particolare:
– dimensioni dei loculi
– impermeabilità degli stessi
– possibilità di accesso diretto ai feretri senza dover movimentare altri feretri; vestibolo
Per quanto concerne le modalità operative del riuso della Tomba dipende sia da quanto disposto dal Disciplinare d’asta pubblica al quale avete partecipato che dalle disposizioni previste nella Concessione cimiteriale rilasciata.
Si evidenzia: l’operazione che consente al Comune di riassegnare pubblicamente (con asta di pubblico incanto) tombe cimiteriali esistenti, è la procedura di “decadenza” o di “revoca” di concessione cimiteriale nelle modalità stabilite da Legge Regionale e/o dal Regolamento di polizia mortuaria comunale.
Pertanto al termine del procedimento adottato, la concessione originaria viene estinta quindi il Comune ritorna nella totale disponibilità dell’area e di quanto vi sia stato edificato sopra. Il Comune può decidere di “riassegnare” la concessione di Tomba privata: pertanto è nuova concessione, Lei è il nuovo fondatore del sepolcro, pertanto non si tratta di subentro.
Se si trattasse di manufatti edilizi di pregio e valore storico testimoniale ed artistico di oltre 70 anni, il Comune deve aver previsto la condizione di assoggettamento delle opere di riuso ai vincoli del restauro (conservativo o critico) che la Soprintendenza competente per territorio definirà sulla scorta del rilievo dello stato di fatto e delle necessità progettuali che evidenzieranno come operare per consentire la messa a norma dei loculi esistenti (nr. 10?) e la messa a norma secondo la disciplina antisismica vigente nel Vs. territorio.
Riferimenti: Regolamento comunale del 19/03/2019, artt. dal 58 al 66.
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