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Loculi fatiscenti – procedura in caso di abbattimento
In un cimitero in provincia di Roma ci sono dei loculi fatiscenti transennati da più di un anno perché non agibili ai visitatori con intonaco e cornicioni a pezzi risalenti agli anni 70.
Cosa deve fare il comune per estumulare e restringere in cassettina le salme che occupano i medesimi?
A chi spetta la spesa di estumulazione?
Premetto che i loculi dovranno essere abbattuti.
Comune in provincia di Roma
Da quanto comunicato verbalmente, il recupero del manufatto non risulta possibile in quanto oltre che essere pericolante parecchi loculi non hanno dimensioni di norma.
A chi spettano le spese
La manutenzione straordinaria spetta al proprietario, per cui poiché il colombario è stato edificato ed è di proprietà del Comune, che non ha provveduto ad effettuare la manutenzione, e quindi la condizione di inagibilità deriva da sua responsabilità, tutte le spese di un eventuale abbattimento e della ricollocazione dei defunti presenti sono a suo carico.
Ricollocazione dei feretri
Quattro situazioni:
a) Concessioni perpetue
b) Concessioni temporanee non scadute
c) Concessioni temporanee scadute
d) Concessioni di cui non è possibile rintracciare i discendenti o gli eredi.
E’ presumibile che gli aventi titolo saranno ben contenti di traslocare i loro defunti in una posizione agibile visto che adesso non possono accedere e non devono sborsare niente. Il Comune proponga lo spostamento agli interessati, ove rintracciabili.
a) Bisogna ricollocarli in una posizione equivalente all’attuale, come fila.
b) Bisogna ricollocarli in una posizione equivalente all’attuale, come fila per un periodo pari al residuo da fruire della concessione.
c) Si estumulano i resti e si mettono o temporaneamente in campo inconsunti o direttamente in ossario comune, a meno che gli aventi titolo non chiedano il collocamento in ossarino.
d) Previo l’espletamento della procedura per tomba abbandonata, se nessuno si fa vivo, si procede come per il caso c), salvo che nessuno chiederà una collocazione in ossarino.
Cosa deve fare il Comune
l’Amministrazione comunale, alla luce del DPR 285/1990, del DPR 254/2003, della Regolamentazione regionale vigente in materia ed ai sensi del Regolamento comunale cimiteriale, del D.lgs 267/2000 (con particolare riguardo all’art. 117) e del D.lgs 50/2016 deve (dovrebbe, dovrà):
1) Identificare il Responsabile del procedimento che opererà ed inquadrerà tutta l’operazione nonché curerà i rapporti con la locale ASL.
2) Effettuare una accurata ricognizione tecnica e documentale d’ufficio di ogni concessione rilasciata per inquadrare la varietà delle problematiche esistenti (es.: nr. di concessioni perpetue, nr. di concessioni a tempo determinato, Nome dei concessionari ed eventuale loro aggiornamento, Quantificazione delle sepolture in feretro, Quantificazione di eventuali sepolture in Cassetta ossario e/o eventuali Urne cinerarie, ecc.).
3) Svolgere una ricognizione per stabilire le condizioni e modalità tecniche per provvedere alla demolizione che prevederà prioritariamente:
– l’estumulazione e il trasferimento dei resti mortalii in altra/e edificazione/i o in altre strutture esistenti in cui vi sia una adeguata disponibilità di loculi;
– in campo inconsunti o direttamente in ossario comune per le concessioni scadute per le quali non vi sia stata richiesta di ossarino
Particolare attenzione si abbia nel verificare lo stato delle casse, per non avere sorprese al momento delle traslazioni.
4) Effettuare una Perizia giuridico-amministrativa che possa stabilire, alla luce del DPR 254/2003, le condizioni concessorie scritte nei vari atti rilasciati e nello specifico ad es. se esistessero condizioni o clausole di loculi concessi per la sepoltura di solo specifiche persone/defunti (che vuole dire che sarebbero concessioni perpetue o a tempo determinato, non riutilizzabili per seppellirvi altri defunti familiari da parte degli aventi titolo volgarmente spesso definiti “eredi”); le estinzioni delle famiglie; verificare la disponibilità dei familiari all’estumulazione straordinaria del defunto parente; verificare sugli atti di concessione se le spese di estumulazione ordinaria erano ricomprese nella tariffa di concessione del loculo o nulla era detto; verificare l’esistenza di cessione di concessioni tra privati non autorizzate; ottenere un quadro giuridico-amministrativo per consentire di inquadrare quale percorso risolutivo risulterà conveniente intraprendere.
5) Al termine delle ricognizioni peritali e del quadro documentale ottenuto dagli Uffici tecnici e amministrativi (e cimiteriali) comunali, sarà opportuno redigere un Progetto di Fattibilità ai sensi del D.lgs 50/2016 che verrà recepita dall’Amministrazione e inoltrata al Consiglio comunale con relativo Quadro economico per l’inserimento dell’intervento nel programma triennale dei lavori pubblici o, nel caso la Perizia tecnica evidenziasse un urgentissimo intervento di “Somma Urgenza” si provvederà ad operare tutte quei lavori ed estumulazioni per consentire di stabilizzare le condizioni di pubblica incolumità e depotenziare le condizioni che indurrebbero a un peggioramento dello stato di consistenza degli immobili alla luce dei rischi di natura igienico sanitaria.
6) L’inserimento del Progetto di fattibilità nel programma triennale dei lavori pubblici, che includerà sia la demolizione che le operazioni cimiteriali di ricollocazione resti necessarie nonché la definizione del campo di sepoltura in terra degli inconsunti (Resti mortali) per l’inumazione a ciclo ridotto (5 anni) dei defunti non mineralizzati, incluse le operazioni cimiteriali necessarie.
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