Autorizzazione a interventi di manutenzione e rinnovo concessione
Può considerarsi rinnovata la concessione (1918) di una tomba cui comune ha rilasciato una semplice autorizzazione ad eseguire i lavori di manutenzione nel 2014 ad uno solo degli aventi diritto, in quanto il regolamento di polizia mortuaria comunale stabilisce che: “Il rinnovo è concesso a discrezione dell’Amministrazione Comunale, tenuto conto delle esigenze generali del cimitero, allo stato della sepoltura ed in rapporto al presunto esercizio d’uso. Il rinnovo è subordinato al versamento del canone ricognitivo…e può essere condizionato all’esecuzione di opere di manutenzione” (pagamento non effettuato)? Inoltre, tutti gli altri aventi diritto essendo la concessione oggi scaduta, hanno diritto sulla stessa tomba e sulle salme ivi seppellite?
Privato
Una concessione rilasciata oltre 100 anni fa deve considerarsi perpetua per l’applicazione del principio dell’immemoriale e pertanto non ha bisogno di essere rinnovata, ma in ogni caso, due sono le possibili situazioni:
A) la concessione originaria si trova e ha previsto una scadenza
B) la concessione originaria o non si trova o non prevede nessuna scadenza
Nel caso A) la concessione risulta scaduta e può essere rinnovata, se il Comune lo ritiene di suo interesse.
nel caso B) che ci sia stato un contratto (concessione) è dimostrato dall’uso della sepoltura. Ogni contratto in cui non sia stata stabilita una scadenza ha durata illimitata, ovvero la concessione è perpetua.
La concessione invece potrebbe essere decaduta se il concessionario o subentranti hanno violato gli obblighi relativi alle tombe perpetue, quali ad esempio:
– l’estumulazione di qualche defunto anche solo a scopo di cremazione o riduzione resti ossei
– l’aver sepolto un numero di defunti, sotto qualsiasi grado di mineralizzazione abbiano raggiunto, superiore rispetto ai posti salma previsti in concessione
In genere in questi casi si arriva ad un compromesso per cui il concessionario chiede che la tomba da perpetua sia dichiarata a scadenza 99ennale, per cui queste operazioni sono permesse, paga il rinnovo della concessione e riutilizza la tomba.
Il rinnovo è autorizzato dopo il pagamento della tariffa prevista.
L’autorizzazione ad eseguire lavori di manutenzione niente ha a che fare col rinnovo della concessione se si limita alla mera autorizzazione ad eseguire gli interventi. Se per eseguire interventi di manutenzione fosse stabilita una tariffa, il mancato pagamento della stessa non autorizza i lavori.
Se la concessione è perpetua nulla cambia per gli aventi diritto; nel caso di concessione scaduta, scadono tutti i diritti e subentra il Comune, nessuna sepoltura è ammessa fino o a eventuale rinnovo o svuotamento della stessa e riassegnazione.
E’ fatto salvo il diritto di chiedere (a pagamento) da parte degli aventi titolo (coniuge, discendenti) sui singoli resti sepolti, una sistemazione diversa dall’ossario/cinerario comune dove sarebbero versati i resti in mancanza di richieste specifiche.
Dopo il rinnovo, che non è obbligatorio ma a richiesta, chiunque l’abbia pagato, per la stessa definizione di rinnovo nulla cambia nei diritti preesistenti.
Il rinnovo può essere chiesto solo dagli aventi titolo, subentranti o eredi del concessionario originario fondatore del sepolcro.
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