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Ossario e cinerario comune: devono essere distinti?
E’ possibile utilizzare l’ossario comune come cinerario comune in maniera indistinta ?
Comune di Prata di Pordenone (PN)
Posted by La redazione on 02 Febbraio, 2016 in Dispersione delle ceneri, Operazioni Cimiteriali, Sicurezza sul posto di lavoro, Strutture di Servizio e sala del commiato | 1 comment
E’ possibile utilizzare l’ossario comune come cinerario comune in maniera indistinta ?
Comune di Prata di Pordenone (PN)
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L’art. 67 comma 1 del DPR 285/90 prescrive che ogni cimitero sia dotato di un ossario e l’art. 80 comma 6 di un cinerario.
Non è specificato che debbano essere distinti, ed indubbiamente possono coesistere nello stesso manufatto, volendo, ma è opportuno che siano separati, non fosse altro che per ragioni funzionali.
Le ossa hanno necessità di essere sistemate per recuperare spazio, o raccolte per essere avviate a cremazione, per cui potete immaginare cosa voglia dire lavorare in mezzo a un polverone di ceneri cimiteriali. Non parliamo poi della bieca abitudine di far precipitare dalla botola le ossa, con sollevamento di polveri non certo decorose e salutari.
D’altra parte un cinerario separato costa poco: basta anche un modesto contenitore in vetroresina in cui versare le ceneri tramite una tramoggia. E’ già un contenitore sigillato igienico e razionale.
Si può collocare nell’ossario, ottenendo una separazione, o interrarlo sotto un ara utilizzabile per una cerimonia di sversamento.
Qualcuno riutilizza come cinerario il loculo in sesta fila che non vuole nessuno, o una tomba dismessa.
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