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Mancanza di spazi per inumazione
Un parente ha richiesto l’inumazione di una salma in quanto la volontà verbale, e solo verbale, espressa in vita era quella.
Nel cimitero non c’è disponibilità di fosse inumatorie, almeno fino a febbraio 2025, ma solo di loculi.
Sono obbligati alla richiesta di concessione di un loculo o alla cremazione della salma come alternative?
Comune di Bisceglie
L’unico obbligo che ha un Comune è seppellire in terra i residenti e coloro che muoiono sul territorio comunale, tenerceli per 10 anni e poi versare i resti ossei nell’ossario comune, salvo che non siano ancora mineralizzati, per cui serve un passaggio intermedio in campo inconsunti per 5 anni.
Per far questo la norma di carattere nazionale DPR 285/90 prevede che venga tenuta libera una adeguata superficie.
Per le ceneri, ha l’obbligo di accogliere le urne in cimitero e versare le ceneri nel cinerario comune.
Tutto il resto sono operazioni immobiliari fatte su richiesta.
In questo caso il Comune è inadempiente; potrebbe tenere il feretro in deposito temporaneo in camera mortuaria, ma si rischia che i parenti facciano causa al Comune, visto che non ha rispettato la normativa, per cui si consiglia di utilizzare come sepoltura provvisoria un loculo libero, da cui riportare in terra il feretro non appena se ne avrà la possibilità, e parenti consenzienti.
Il tutto ovviamente a cura ed oneri a carico del Comune.
Di cremazione, contro la volontà del defunto o dei familiari, non se ne parla neppure.
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