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Esumazioni: notifiche agli aventi titolo
il Comune di Milano secondo la normativa vigente non comunica più ai parenti la data di esumazione delle salme dei loro defunti.
Mi sono quindi trovata al Cimitero dove, casualmente, apprendo che la salma di mia madre verrà esumata nel mese di novembre, senza ricevere nessuna comunicazione scritta al riguardo. legale tutto ciò ?
Privato
Chi ha firmato una concessione ha fatto un contratto con il comune in cui questo si impegna a mantenere i resti inumati per un certo periodo e ad esumarli a scadenza.
E’ compito del concessionario o del subentrante (che avrebbe dovuto notificarsi al Comune in questa veste) accertarsi in prossimità della scadenza di cosa intende fare: potrebbe rinnovare la concessione (a meno che non si tratti di fossa in campo comune), oppure chiedere che i resti ossei vengano deposti in un ossarino anzichè in ossario comune ecc…
L’esumazione è una clausola contrattuale che non ha bisogno di particolari procedure per essere attuata.
Per buona norma in genere i comuni affiggono in prossimità delle tombe o in bacheca cimiteriale i nominativi degli esumandi per qualche mese; qualche volta si è visto un post it attaccato alla lapide dell’estumulando, ma non ci sono obblighi di legge per comunicazioni singole al riguardo.
I comuni più prudenti prima di versare le ossa in ossario comune tengono le stesse in sacchi identificati per un certo periodo in modo che i parenti possano scegliere anche a posteriori una collocazione diversa.
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