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Presa in carico di una tomba di famiglia a seguito di rinuncia da parte del concessionario
Quali atti bisogna redigere oltre alla deliberazione di G.C. con la quale si reintegra al patrimonio comunale l’area cimiteriale con annessa cappella gentilizia?
Bisogna adottare una Determinazione Dirigenziale con la quale si assume al patrimonio comunale detta area e manufatto?
Se sì è possibile avere uno schema?
Comune di Monte San Biagio (LT)
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Nel caso prospettato pur vigendo un Regolamento comunale di Polizia Mortuaria approvato con Delibera di Consiglio Comunale N. 31 del 30/07/2021 sarà necessario operare:
1- con Delibera di Giunta Comunale
la quale dovrà definire il valore economico del manufatto in retrocessione, visto che non risulta pubblicato il “tariffario cimiteriale” (documento competenza di Giunta come previsto dal vigente Regolamento all’art. 4 comma3);
2- con Determinazione Dirigenziale (una o più),
– per disporre l’esecuzione della perizia tecnica per la stima economica del manufatto in retrocessione (se necessario operando già l’affido di incarico a tecnico esterno con apposita D.D.); inoltre al tecnico si richiederà il preventivo di spesa dei costi per la sua rimessa in uso (attenzione, se ciò il tecnico lo dichiarerà possibile, ovvero se la costruzione sarà adeguabile sismicamente (se necessario), se i loculi hanno dimensioni di legge o se dovessero essere adeguati (se possibile), se fosse presente un vano comune, il vestibolo che consenta l’uso distinto di ogni loculo in cui potrà essere tumulato un solo feretro con cadavere); nel caso di tomba inadeguata al riuso, se non fosse considerata tomba assoggettata a tutela ex lege D.lgs 42/2004, si chiederà sia preventivato il costo della sua demolizione con pristino del terreno che in tal modo sarà riconcedibile per nuova edificazione di nuova Tomba di Famiglia;
– per disporre le modalità operative per estumulare il sepolcro, quantificandone i costi, dando disposizione agli uffici comunali coinvolti ed alla Ditta a cui è stato esternalizzato il Servizio cimiteriale che include anche le operazioni di estumulazione e se l’immobile risulterà idonea al riuso (più o meno diretto) anche alle opere di sanificazione dei loculi; è incluso l’avvio della procedura della richiesta del parere all’ASL per le estumulazioni da eseguire (se fosse necessario);
– per definire le modalità procedurali giuridico/amministrative ed economiche da seguire al termine della “perizia valutativa” per definire l’importo unitario da impiegare nella formula del calcolo del rimborso delle somme al Concessionario retrocedente (ovviamente relative al periodo non goduto della durata della concessione, sia essa a tempo determinato che perpetua visto che il Regolamento vigente indica di considerare novantanovennale anche la Tomba perpetua);
attenzione, per la definizione dell’importo di ristoro, occorre ottenere dalle perizie tecniche: il valore unitario (a mq) del terreno cimiteriale che avrà un valore maggiore rispetto quello che attualmente viene considerato per l’assegnazione di aree per nuove Tombe familiari visto che se trattasi di tomba perpetua sicuramente sorgerà nella parte più antica e di pregio del Cimitero e distinto il valore del manufatto che potrà essere d’interesse se la Tomba fosse riutilizzabile (o assoggettata a tutela) ovvero sarà un valore che considera le opere di demolizione e pristino dei luoghi, qualora la tomba non fosse idonea/utilizzabile (anche per un suo uso solamente per ossari/cinerari).
Difatti si suggerisce di considerare il riuso del manufatto anche per un suo impiego collettivo e cioè piccolo colombario nel caso fosse possibile ristrutturarlo a piccole cellette ossarie/urne cinerarie.
L’art. 57 del vigente Regolamento è poco agevole e comunque riguarda la sola retrocessione di loculi di colombari, quindi di poca cogenza nel caso prospettato.
3- La suddetta Delibera dovrebbe essere strutturata in due parti, in quanto sarebbe opportuno cogliere occasione per approvare le importantissime “tariffe cimiteriali” da parte della Giunta, visto che è previsto dal Regolamento (come già accennato).
La re-immissione in “catasto cimiteriale” di una Concessione sia essa un loculo di colombario costruito dal comune che in particolare di una Tomba di Famiglia, specie se costruita dal privato su area cimiteriale, sono operazioni delicate e complesse come procedura e responsabilità del Responsabile del Procedimento.
Al di là del fatto che in Regolamento sia stato previsto u articolato che “bene o male” parla di retrocessione (revoca e decadenza), legittimando di riconoscere una quantificazione economica “rimborso” del tempo di concessione non più goduto, non esime dalla necessità di definire quale procedimento giuridico/amministrativo intraprendere, pianificandolo con procedimenti che diano certezza che i retrocedenti della concessione, in particolare nel caso in cui non sia più in vita il Concessionario fondatore del sepolcro ma siano oggi “gli aventi titolo” (che il Vs. Regolamento ora chiama subentranti ora eredi senza definire se le concessioni sono familiari come giuridicamente vengono generalmente considerate a livello nazionale, oppure si sia voluto con tale Regolamento definirle “ereditarie”) SIANO TUTTI CONCORDI A RINUNCIARE ALLA CONCESSIONE CON ATTO NOTARILE DA PRODURRE AL COMUNE. Il Comune deve accertarsi, al di là delle autocertificazioni che potrà richiedere che non esistano aventi titolo allo “jus sepulcri” che potrebbero essere ignorati o nascosti e che quindi potrebbero dissentire dalla retrocessione. Quindi la retrocessione avrà la giusta pubblicazione sull’Albo Pretorio ed anche i tempi per la conclusione del procedimento è bene che siano tali da garantire al Responsabile di aver proceduto con la dovuta cautela di garanzia.
N.B. Abbiamo cercato la pubblicazione sul Vs. portale internet delle “tariffe cimiteriali” ma non risultano pubblicate. Pertanto:
• alla Giunta spetta di normare e definire gli importi tariffari che saranno da aggiornare annualmente in occasione dell’approvazione del bilancio comunale (incorporando anche le tariffe per la cremazione che annualmente vengono ridefinite.
• al Dirigente (con Determinazione Dirigenziale ) delegato alle funzioni di Responsabile cimiteriale rimarrà di strutturare la parte organizzativa della retrocessione secondo lo schema di rimborso che origina dall’art. 57 ma che poi, semplificando, consideri che il fabbricato Tomba di Famiglia è un manufatto a sé quindi il suo valore economico deve essere ogni qual volta definito tramite “Perizia di stima”.
• L’avvenuta dichiarazione di Retrocessione che il Responsabile del Procedimento emetterà con atto monocratico e che renderà efficace al termine della sua definitiva pubblicazione in Albo Pretorio di fatto concluderà il procedimento e consentirà il versamento del rimborso economico e le procedure di messa in bando dell’area cimiteriale o dell’area e suo manufatto se riutilizzabile per nuova assegnazione: si ipotizza che il procedimento intero dalla sua attivazione alla sua conclusione dovrà prevedere una durata di 180 gg. per consentire l’attivazione del bando di riassegnazione.
Nota:
Le delibere sono atti normativi che indicano un indirizzo, una programmazione.
Le determinazioni sono atti amministrativi attraverso cui si esplica la volontà del dirigente/responsabile del servizio dell’ente in questione.
In sostanza, con la delibera si forniscono delle disposizioni, la determina ha invece una valenza esecutiva.
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