Spese di manutenzione tomba di famiglia e jus sepulchri
Il nonno di mio papà alla fine dell’ottocento costruisce una tomba di 24 posti. Circa 4 anni fa mio padre si fa carico di informare TUTTI gli eredi avente diritto che la tomba necessita di manutenzione straordinaria mandando le raccomandate a tutti dicendo che la tomba si trova in uno stato pericolante e che necessitava delle spese da eseguire. Tutti gli eredi non hanno risposto alle raccomandate così da sottrarsi alle spese, e mio padre ha fatto ristrutturare a proprie spese con opera cementizia la tomba.
dopo 5 anni circa dalla manutenzione alla tomba un nipote di mio padre rivendica l’accesso alla tomba dicendo che vuole riportare il padre deceduto (nonché fratello di mio Padre).
le mie domande sono:
1) il padre che non ha risposto a nessuna delle raccomandate di sollecito può far si che il figlio possa rivendicare l’accesso alla tomba?
2) le spese che ha effettuato mio padre da solo come verranno ripartite?
1) In una tomba bisogna sempre distinguere la proprietà dal diritto di farcisi seppellire. Indipendentemente dalla proprietà, salvo che originariamente non siano state date disposizioni contrarie dal fondatore, hanno diritto a farcisi seppellire i familiari del fondatore; se si fa riferimento alla giurisprudenza prevalente (1) TUTTI i discendenti a meno che il regolamento di polizia mortuaria comunale non ponga dei limiti. Nel caso vostro hanno diritto a farsi seppellire non solo suo padre e i suoi fratelli (tutti), ma anche i discendenti di tutti i fratelli. L’occupazione dei posti salma avviene per premorienza, ovvero chi prima muore fra gli aventi diritto, prima occupa un posto fino a esaurimento.
2) Da come si sono svolte le cose, temo che dal punto di vista legale ci siano poche possibilità di recuperare parte delle spese sostenute.
Se invece si parla in termine di equità, le spese di manutenzione avrebbero dovuto essere sostenute da suo padre e i suoi fratelli in qualità di eredi per quote parti uguali. Suo padre ha sostenuto anche la spesa di chi non intende avvalersi (presumibilmente) dello jus sepulchri, ma potrebbe chiedere il rimborso della quota parte a chi questo diritto intende esercitarlo; in breve, se fossero stati 4 fratelli, suo padre può chiedere la quota parte del fratello interessato, in questo caso 1/4, ma sempre tramite accordo fra le parti.
Considerazioni di carattere generale e approfondimenti si possono vedere nella risposta completa
(1) Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 15 maggio – 27 settembre 2012, n. 16430, cha ha rammentato l’orientamento costante secondo cui, “in difetto di una diversa volontà del fondatore, il sepolcro deve presumersi destinato sibi familiaeque suae, con la conseguenza che il diritto alla sepoltura va ritenuto spettante, jure sanguinis, a tutti i di lui discendenti ed ai rispettivi coniugi.” Con l’attuale evoluzione della società si deve equiparare al coniuge anche il convivente more uxorio.
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