Mio trisnonno ha fondato una “tomba” di famiglia nel 1930 ( concessione perpetua). Da allora nessuno dei discendenti, né i due figli già morti, né le quattro nipoti tutte decedute, né i sette pronipoti, è subentrato alla concessione. Il comune ha sollecitato giustamente mia madre a fare la successione( come indicato nella mail ricevuta) ma in realtà l’istituto è il subentro. Chi è che deve contattare e notificare ai discendenti in linea diretta del fondatore l’obbligo di subentrare? Può il comune obbligare in modo arbitrario uno degli eredi a essere nominato responsabile e soprattutto obbligarlo a cercare gli altri eredi per il subentro, a fornire i dati degli eredi e recuperare tutte le deleghe? Non dovrebbe essere lo stesso comune a recuperare questi dati dai registri storici e attuali identificandoli e sempre il comune a contattare quelli che hanno i diritti sulla tomba al subentro, cioè definire chi ha obbligo di subentrare? Tra l’altro alcuni discendenti vivono in Francia e oltre a non sapere i dati, di uno non abbiamo neanche indirizzo e numero di cellulare e non sappiamo neppure come recuperare le deleghe fisiche.

Privato – Torino