Nel 1959 mio nonno edificò una cappella familiare. Purtroppo, il Comune, in seguito ad un incendio, ha perso tutto l’archivio delle concessioni antecedente al 1961. Alla morte di mio nonno, la concessione in suo possesso è andata smarrita (forse in seguito ad un furto subito in casa sua dopo la sua scomparsa). La cappella riporta inciso all’ingresso solo il cognome della mia famiglia e l’anno di costruzione. A portare questo cognome oltre me ci sono le mie due sorelle e due mie zie (figlie di mio nonno).
In tale cappella, quando mio nonno era ancora vivo, furono trasferite le salme dei suoi genitori e quella di un suo fratello morto in giovane età.
Mio nonno autorizzò, successivamente, anche la sepoltura di due sue sorelle e dei rispettivi mariti.
Nel 1991 è morta un’altra sorella di mio nonno e sua figlia chiese a mio padre e a mia nonna, poiché mio nonno era già morto, il favore che venisse sepolta nella cappella costruita da mio nonno, dando rassicurazioni che suo padre, invece, sarebbe stato sepolto in un comune vicino dove, tra l’altro, hanno una cappella familiare. Invece, da quando anche lei ha avuto la chiave della cappella per poter visitare la madre, lei e i figli di un’altra sorella di mio nonno sepolta lì si stanno appropriando di tutta la cappella affermando, tra l’altro, di averne diritto perché dicono che non fu mio nonno a costruire la cappella, ma il mio bisnonno (cosa impossibile perché il mio bisnonno morì nel 1956 e la cappella fu edificata nel 1959). È probabile, invece, che mio nonno abbia avviato le pratiche dopo la morte di suo padre e che per rispetto di quest’ultimo lo abbia indicato nelle carte come intestatario, indicandolo con “fu Giuseppe”, ma apponendo lui tutte le firme per la concessione. Inoltre, questi parenti, che non portano il mio cognome, dicono che le loro famiglie hanno aiutato economicamente a edificare la cappella, cosa non vera.
Mio padre è deceduto da quasi un anno. Quando è mancato, il posto in cui doveva essere sepolto era già stato occupato abusivamente dal marito della sorella di mio nonno morta nel 1991, per il quale la figlia aveva assicurato sepoltura in altro luogo e, quando ho indicato un altro posto, ho dovuto litigare con gli operai perché sempre la stessa figlia aveva dato comunicazione che quel posto era riservato per lei (che non porta neppure il cognome dell’intestazione della cappella). Inoltre, in cappella sono state sepolte persone nuove e sono stati fatti dei lavori senza che né io né le mie zie fossimo avvisati.
I posti liberi in cappella stanno per finire e io rischio, un domani, di non poter neppure riposare insieme ai miei più prossimi ascendenti.
Tutti in famiglia sappiamo che fu mio nonno a chiedere e ottenere la concessione, che fu lui a interessarsi di tutti i lavori senza alcun aiuto neanche economico.
Vorrei sapere come comportarmi.
Come posso risalire alla concessione? Si può evincere da altri documenti quali, ad esempio, i registri del cimitero? E in tal caso, se risultasse a nome “fu Giuseppe”, ma con le firme di mio nonno, quale sarebbe la situazione? Posso rilevare la concessione solo a mio nome? Quali sarebbero le modalità per procedere?

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