Tombe di famiglia – pulizie
Mio nonno paterno ha eretto una tomba di famiglia che a seguito della sua morte e quella della moglie è passata ai tre figli, tra cui mio padre. Anche mio padre è deceduto e mi sono ritrovato a dover sostenere doverosamente le spese ordinarie suddivise tra mio zio (l altro figlio) mio fratello ed io. Oltre a queste, ci sono le spese per la pulizia della tomba di famiglia che sono state affidate ad un privato per una cifra che negli anni è arrivata a 500 euro l’anno.
Posso oppormi ed eventualmente contribuire alla pulizia una volta all’anno quando mi reco in visita?
Abito a Roma e la tomba è a Torino.
Privato
Un discendente od erede di un fondatore di sepolcro puo’ rinunciare, per se’ e propri discendenti, ai diritti di sepoltura nel sepolcro e alla proprieta’ dell’immobile tomba in favore degli altri aventi pari diritto con atto notarile da notificare agli altri aventi pari diritto e al Comune perche’ vigili che i rinunciatari non vengano sepolti nella tomba. Con il che decade anche ogni obbligo di manutenzione.
Vista anche la distanza dalla tomba dalla sua abitazione, potrebbe essere una soluzione globale.
Se intendesse mantenere il diritto di sepoltura non puo’ esimersi dal sostenere pro quota le spese di manutenzione.
Quanto alla possibilità di svolgere azioni di pietas verso i sepolti, quali le visite, questo e’ un diritto che rimane a tutti coloro che intendono farle e gli aventi diritto di sepoltura o proprieta’ immobiliare non possono impedirlo, ed anzi devono renderlo attuabile concordandone le modalita’.
Per i diritti inerenti ad un sepolcro, si veda la Newsletter ottobre 2018 (colonna a destra nella home page).
Pertanto rimane sempre a lei la possibilita’ di visita anche senza avere il diritto di sepoltura o proprieta’.
Al riguardo si veda anche la risposta al quesito Rinuncia a diritto di sepoltura di erede
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