Trasferimento di defunto e riflessi sulla concessione
L’anno scorso è venuta a mancare mia suocera e con i figli abbiamo pensato fosse un bel gesto avere le due salme una accanto all’altra. Di conseguenza abbiamo pagato per avere due loculi adiacenti e poter spostare la salma di mio suocero accanto a quella della moglie. Abbiamo pagato, alla morte di mio suocero avvenuta nel 2005,una concessione di 30 anni, con scadenza 2035.
Ora, che la Asl con il Comune sono pronti ad effettuare la traslazione, ci viene detto che “automaticamente” perderemo la concessione del loculo pagato per intero relativo a mio suocero. A noi famigliari sembra assurdo che una concessione, di fatto un contratto stipulato da due contraenti, perda di efficacia e tra l’atro, senza nemmeno essere rimborsati per gli oltre 10 anni che rimarrebbero alla scadenza dello stesso.
Il mio quesito è:” Ciò che il Comune ci ha comunicato è reale, dimostrabile con un articolo di Legge, o sono solo cose campate in aria? E se fosse vero che si perde la titolarità della concessione, non avremmo diritto ad un rimborso?
Privato
Il contratto di concessione viene stipulato tenendo conto delle prescrizioni contenute nel Regolamento di polizia mortuaria comunale, che ha valore di norma di legge.
Probabilmente il regolamento prevede che in caso di esumazione straordinaria o trasferimento per avvicinamento il loculo lasciato libero torna in disponibilità del Comune e non è previso un risarcimento. Lo stesso potrebbe accadere se questa clausola fosse compresa nel testo della concessione.E’ una condizione che riscontriamo spesso nei regolamenti di PM comunali.
Potete verificare accedendo al regolamento, che deve essere messo a disposizione dei cittadini.
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