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Concessioni perpetue, irreperibilità della concessione e istituto dell’immemoriale
il loculo dove è tumulato mio padre dal 2008 è stato utilizzato in precedenza da tutta la sua famiglia originaria, in primis da suo fratello, tumulato intorno al 1920/25, poi da suo padre e, sempre a seguire da sua madre. Ora, come dicevo in precedenza , è tumulata la sua salma dal 2008 e, quando è morto , il Comune ci ha chiesto solamente le tasse per la tumulazione, senza chiederci la concessione del loculo stesso.
Attualmente, il Responsabile del Comune per i Servizi cimiteriali mi chiede la concessione e, siccome non è in mio possesso, per farmela ottenere vuole farmi pagare ” più rinnovi”. Questa richiesta è giustificata , a parer loro, dal fatto che il Regolamento del Comune di Segni prevede che ogni 25 anni scade la concessione. Io però non riesco a capire quando è stata approvata questa delibera dal mio Comune, perché sicuramente è recente e quindi mi chiedo se è lecito pretendere tanti rinnovi a partire dal 1920/25, anno in cui fu tumulato mio zio.
Faccio presente inoltre che nemmeno loro sono in possesso di nessun documento del loculo in questione .
Come è possibile che un Comune non trovi nulla negli Archivi ???
Cosa posso fare ? È una richiesta lecita,?
Privato
Un Comune e’ obbligato a mantenere l’archivio dei contratti a meno che non dimostri che eventi straordinari non hanno distrutto gli archivi. Una carenza del Comune non puo’ farsi ricadere sul cittadino.
Per i contratti d’epoca questa reperibilità e’ oggettivamente difficile, ma visto che la prima tumulazione risale a 100 anni fa, per l’applicazione dell’istituto dell’immemoriale la concessione deve considerarsi perpetua. Le concessioni perpetue non sono soggette a pagamenti se non all’atto della concessione.
Uno dei contraenti (il Comune) non può modificare unilateralmente i patti contrattuali (i termini della concessione), e pertanto non siete soggetti a nessun ulteriore pagamento.
Ulteriori considerazioni:
– Qualsiasi contratto in cui non sia specificata la scadenza non ha scadenza. Che sia stata fatta un contratto/concessione e’ dimostrato dal fatto che usate il loculo da 100 anni.
– E’ il debitore che deve dimostrare che il contratto – concessione ha una scadenza, e visto che non e’ in grado di ritrovare negli archivi, che dovrebbe avere per legge, il contratto, non puo’ dimostrare che questo aveva una scadenza.
A questo si aggiunge quanto prescrive il Codice Civile: secondo l’articolo 2946, infatti, dopo 10 anni i diritti sul credito vanno in prescrizione e per questo il debito non può più essere risolto, e visto che l’ultima tumulazione è del 2008…
Se qualcuno si azzardasse ad aprire il sepolcro senza il vostro permesso potete denunciare il responsabile della custodia cimiteriale, presumibilmente il responsabile del servizio cimiteriale, e l’esecutore materiale della operazione come corresponsabili per violazione di sepolcro, art. 407 del codice penale: “Chiunque viola una tomba, un sepolcro o un’urna e’ punito con la reclusione da uno a cinque anni”
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