in occasione della morte di mia madre, io e le mie sorelle abbiamo richiesto l’estumulazione del cadavere di mio padre sepolto in un colombaro al cimitero delle Porte Sante di Firenze. In tale occasione è risultato, una volta aperta la lapide di marmo, che era stato rimosso il legno intorno alla cassa di zinco e quest’ultima era stata appoggiata su 4 mattoni.

Richieste spiegazioni l’amministrazione comunale, dopo un’iniziale resistenza, ha dovuto ammettere che, probabilmente più di venti anni orsono, causa infiltrazioni di acqua, era dovuta intervenire con urgenza per evitare ulteriori gravi conseguenze e nell’occasione era stato rimosso il legno probabilmente inzuppato di acqua Non avevano però proceduto ad estumulazione e quindi, a parere dell’amministrazione, non avrebbero dovuto avvisare i parenti.

Quand’anche fosse corretta quest’ultima affermazione, essendo responsabile della manutenzione, vi chiedo se l’amministrazione non avrebbe dovuto salvaguardare la salma, ad esempio, ricoprendo la cassa di zinco con il legno. Quest’ultima una volta estratta dal colombaro si è completamente sfaldata, facendo cadere le ossa di mio padre, in quanto mentre la parte superiore era rimasta intatta la parte inferiore, a causa dell’acqua (malgrado fosse stata appoggiata su dei mattoni), risultava gravemente deteriorata. Inoltre vicino alla tomba in questione si trovano colombari di altri parenti e, a questo punto, ho il fondato sospetto che possano trovarsi nella medesima situazione.

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