Rinvenimento in loculo di cassa con resti di cui si ignora l’identità
Durante l’apertura di un loculo per una nuova sepoltura, si è appreso che l’interno era già occupato da una cassa.
Il loculo esternamente appariva intonso, semplicemente intonacato, senza lapide, senza scritte, senza fiori, epigrafi o altri segni distintivi che facessero presumere la presenza di un defunto all’interno. Di conseguenza, non conoscendo le generalità del defunto non è possibile risalire all’atto di concessione e/o il nome del concessionario.
Inoltra trattandosi di cappella comunale costruita negli anni’40 è probabile che il defunto ignoto sia stato lì tumulato poco dopo la realizzazione (gli altri defunti tumulati nella medesima cappella risalgono agli anni ’40-’43 con regolare titolo perpetuo).
Si chiede quale sia la corretta procedura che l’Ente deve attuare al fine di conoscere ed eventualmente estumulare il defunto in questione. Il regolamento comunale di PM a tal proposito non prevede nulla. Per completezza di informazione, è possibile che nella stessa cappella e nelle stesse condizione ci sia un secondo loculo.
Comune di Carpaneto Piacentino (PC)
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Poichè non ci sono scritte esterne, e non sembra sia mai stata visitata, né sia mai stata manutenuta, si tratta di dichiararla tomba abbandonata e seguire la relativa procedura.
Si mette un avviso in loco e in bacheca cimiteriale, meglio anche all’albo pretorio, per un periodo che comprenda anche la ricorrenza dei morti, meglio fino a dicembre, dopo di che, se nessuno si è fatto vivo, si procede alla estumulazione ed eventuale (ma improbabile) passaggio in campo inconsunti prima di raccogliere le ossa. Prima di versarle in ossario comune conviene metterle in un sacco identificato e tenerle a disposizione per un altro periodo (6 mesi), per poi versarle nell’ossario comune.
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