Proprietà del cipresso
Formulo un quesito per conto di un cliente che ha diritto di uso di una cappella cimiteriale, a suo tempo edificata dal defunto padre. Appunto, il padre nel gennaio 1965 aveva acquistato dal comune una concessione in perpetuo di suolo cimiteriale per la costruzione di una cappella. Tale concessione riguardava 16 mq ed è ad oggi comprensiva di una cappella chiusa coperta di circa 9 mq e di uno spazio esterno a lastrico cementato ed aiuola a verde. In tale spazio scoperto, al confine con lo stradino cimiteriale pedonale, esiste un cipresso che ha raggiunto un’altezza d tra i 15 e 20 m. Si presume ma non vi è certezza che tale cipresso sia stato impiantato dal comune prima del gennaio 1965. Il parere dello scrivente è che l’albero sia di propietà del comune come lo è giuridicamente il suolo concesso in uso perpetuo. Tale albero si presenta in parte ammalorato e preoccupa per la statica precaria; le radici superficiali hanno da tempo lesionato il lastrico in cemento e una parte muraria della cappella. Per tali motivi si ritiene necessaria intervenire con una opera di cimatura e di una definitiva rimozione. Il sottoscritto sarebbe grato se potesse avere un Vs qualificato parere sul titolo di prorpietà e di converso sugli obblighi e responsabilità inerenti i danni causati dalle radici e dal temuto cedimento del tronco.
Studio di ingegneria
Risponde delle problematiche emerse chi ha messo in opera il cipresso.
In ogni caso il suolo è demaniale, non di proprietà del concessionario, e un privato non è autorizzato a fare alcun intervento su di esso come non potrebbe fare un intervento sulla superficie di una strada pubblica.
L’area cimiteriale è per legge area di proprietà del demanio pubblico comunale ed è un’area inalienabile ai sensi del codice civile.
Per questo il regolamento di polizia mortuaria fin dal 1942 prevede che per la edificazione di tombe private il Comune provveda attraverso rilascio di concessione cimiteriale e non di vendita di terreno.
I cipressi sono in particolari in Italia l’elemento arboreo identificativo delle aree cimiteriali. Sotto un profilo tecnico è impiegato il cipresso proprio per la natura del suo apparato radicale e cioè un’alberatura con radice a fittone, quindi l’apparato radicale non si amplia oltre la dimensione della chioma della alberatura e sembra strano che crei problemi in superficie.
Pertanto sarebbe opportuno che lei evidenziasse il problema del dissesto dell’area pavimentata limitrofa alla cappella alla direzione cimiteriale o all’ufficio tecnico Comunale, sottolineando che la situazione sia a causa dello stato dell’albero che per il dissesto della pavimentazione può creare pericoli alla pubblica incolumità e danni alla proprietà (cappella).
il Comune attraverso le valutazioni tecniche che attiverà potrà decidere se operare una sistemazione della porzione di pavimentazione oggi gravata da radici del cipresso e/o una cimatura/abbattimento o cura culturale del cipresso.
Quanto a chi spetti l’onere dell’operazione, a meno che nella concessione non sia stato previsto che il concessionario era autorizzato a piantare alberi o a gestire del verde attorno alla cappella, non si vede come il Comune possa dimostrare che il cipresso giacente su suolo demaniale sia stato piantato dal concessionario.
NOTA:
La verifica della stabilità degli alberi viene eseguita sia su alberi in parchi e giardini pubblici, sia su alberi privati o condominiali.
Lo scopo dell’analisi di stabilità è quello di individuare i punti critici ed i difetti di un albero e determinarne il grado di sicurezza statica, e quindi di monitorarli nel tempo.
Eventuali cure colturali o interventi possono essere prescritti mediante una perizia di stabilità degli alberi, con lo scopo di ridurne la pericolosità potenziale conseguente al cedimento alla rottura di porzioni di albero.
Il metodo VTA è riconosciuto dalla giurisprudenza di molti paesi nel mondo, e costituisce la base metodologica di valutazione degli alberi, applicata a diverse procedure di controllo.