Chiedo il Vs aiuto per risolvere quanto in oggetto, visto che il concessionario della tomba, che ho scoperto da qualche mese essere uno zio di mia madre deceduto da decenni i cui eredi risiedono a Roma. In quella tomba ci sono mio nonno morto del 1939, fratello del concessionario che all’epoca sbagliò facendosi intestare quelle che originariamente erano 2 tombe:una per il fratello defunto e l’altra per la cognata che, invece, alla morte fu portata dai fratelli nella loro cappella. La tomba destinata alla nonna è stata occupata d’ufficio da altri negli anni, a mia sorellina morta a solo 2 anni nel 1951 è stata messa insieme al nonno. Oggi dato il degrado della tomba, desidero portare in confraternita i loro resti mortali e sono rimasta bloccata dal fare l’estumulazione, dopo aver comprato il loculo in confraternita, e solo dopo in ultimo quando tutti i documenti erano pronti si sono accorti del concessionario senza controllare subito chi fosse: il Comune di Catania vuole le deleghe degli eredi del concessionario per estumulare (salme che a loro non dovrebbero proprio interessare e dichiarare di non essere interessati alla tomba). Gli eredi del concessionario per superficialità, per disinteresse e diciamo per vero menefreghismo dopo la mia richiesta hanno già fatto passare un mese, sordi ai solleciti. La domanda è questa: non sono libera, in quanto nipote del defunto (perchè figlia di una sua figlia e sorella della bimba defunta figlia del primo matrimonio di mia madre)di estumulare i loro resti senza dover chiedere il ‘permesso’ agli eredi del concessionario? Secondo me la concessione è una cosa e le salme sono altra cosa. Il concessionario e i suoi eredi non sono ‘padroni’ delle salme. Vi chiedo aiuto, consigli e riferimenti normativi, perchè ho già fatto troppi viaggi presso gli uffici del Comune di Catania.

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