Tumulazione consuocera in tomba di famiglia
scrivo per conto di una famiglia/amici che stanno vivendo un assurdo dramma nel comune di Guidonia Montecelio (RM): pur essendo concessionari di una Tomba di Famiglia per n. 10 salme (unico figlio del concessionario deceduto, quindi erede) non riescono a tumulare la salma di un proprio congiunto nella stessa. Il giorno 29 marzo 2019 viene a mancare la suocera del figlio del concessionario, che consapevole del possedere un manufatto nel locale cimitero, si adopera affinché possa tumulare la stessa nella sua tomba di famiglia; negli uffici comunali gli fanno fare una dichiarazione di benemerenza (???) e gli dicono che causa mancanza soggetti predisposti all’uopo ci sara da attendere qualche giorno, ma che tutto si sistemerà quanto prima. passano i giorni, ma nulla si muove, anzi, sembrerebbe che lo stesso, pur disponendo di una propria tomba di famiglia, dove all’interno si trovano tumulate n. 3 salme, non possa accogliere la salma della suocera, quindi consuocera del concessionario, ma dovrà acquistare un’altro manufatto nello stesso cimitero. ???????
Opero nel settore da circa 35 anni, e sinceramente, una cosa simile non l’ho mai sentita al mondo. Ora, volendo proprio puntualizzare, ritengo che il Comune di Guidonia Montecelio stia adoperando una vera e propria forzatura nei loro confronti: il Comune potrebbe richiedere il pagamento di una tassa di tumulazione estranei, cosi come prassi in tutti i cimiteri, almeno Italiani; ma che non consenta al concessionario, nel caso al suo erede diretto, di non poter disporre del proprio manufatto per tumulare un proprio congiunto, per di più obbligandolo ad acquistare una nuova concessione, lo trovo davvero irrispettoso.
Tengo a precisare, tra l’altro, che nel locale Cimitero, attualmente ci sono anche problemi di disponibilità di loculi per cui non sarebbe nemmeno possibile procedere l’acquisto obbligato. Magari la stessa amministrazione non ha tenuto conto che permettendo la tumulazione della salma in oggetto nel manufatto a loro concesso, andrebbe a smaltire la già lunghissima lista di attesa che vige al momento.
Agenzia funebre
In sintesi:
un concessionario di tomba di famiglia vuole seppellire nella stessa la suocera del figlio.
Va in Comune, gli suggeriscono di fare una richiesta di sepoltura per benemerenza, la fa.
Dopo di che sembra che per una qualche ragione non venga concessa l’autorizzazione alla sepoltura.
La redazione ha verificato che sul sito del Comune di Guidonia Montecelio il Regolamento di Polizia mortuaria comunale non è accessibile. La Società concessionaria della Gestione cimiteriale, SO.C.I.M.I. srl sul suo sito pubblica in estratto parti di normativa. Relativamente al Manufatto cimiteriale identificato come Cappella familiare (da 5-10) in particolare si legge:
2. Hanno diritto ad essere tumulati nella tomba di famiglia il titolare della concessione e la sua famiglia (coniuge, parenti e affini, con le limitazioni di cui al comma 4) fino al completamento della capienza del sepolcro. ……
4. Ai fini dell’applicazione dei commi 2 e 3, la famiglia del concessionario è da intendersi composta dal coniuge, dai parenti in linea retta di qualsiasi grado, dai parenti in linea collaterale fino al sesto grado, dagli affini fino al terzo grado.
5. E’ altresì consentita, su richiesta del titolare della concessione o dei suoi eredi, la tumulazione di defunti che abbiano con essi convissuto. In tal caso la convivenza deve risultare dagli atti anagrafici, e può riferirsi a periodi anche antecedenti la data del decesso.
6. Infine è consentita la tumulazione di defunti che abbiano acquisito particolari benemerenze nei confronti dei concessionario, o dei suoi eredi. La tumulazione in qualità di persona benemerita deve risultare da apposita richiesta scritta del concessionario; nel caso di concessione indivisa deve risultare agli atti il consenso di tutti i concessionari, eventualmente espresso per il tramite di anche solo una parte di essi, o uno solo di essi che se ne assuma la responsabilità nei confronti di tutti gli altri. Complessivamente non possono essere destinati alle salme di persone benemerite oltre un quarto dei posti disponibili nella tomba.
7. Rimangono escluse dal diritto di sepoltura tutte le persone che non risultino legate al concessionario in uno dei modi sopra indicati.
Diversa dalla parentela, e quindi da non confondere con essa, è l’affinità, ovverosia il rapporto che lega un soggetto con i parenti del coniuge. Inoltre gli affini di ciascun coniuge non sono affini fra di loro. Ne consegue che la moglie del Suocero non è parente e non è affine.
Corretta quindi è stata la proposta che se si vuole seppellire nella tomba di famiglia l’interessata, l’unica possibilità è di poter considerare la “Con suocera” come “Benemerita”.
Si tenga presente che la sepoltura di un benemerito ha conseguenze particolari: infatti le spoglie mortali di un benemerito potranno essere rimossa solo dai parenti diretti del defunto e da nessun altro, neanche dal Concessionario stesso, quindi è una di quelle sepolture che rimarrà fino allo scadere della concessione e se la concessione stessa sarà rinnovata, la permanenza sarà ulteriore ovvero tanto quanto il tempo di proroga o di proroghe che si acquisiranno.
E poi c’è anche l’istituto della “Pietas verso i defunti”, per il quale il concessionario è obbligato a garantire l’accesso alla tomba ai parenti del benemerito per svolgere azioni di pietas (visite), senza limitazioni (cancello chiuso della tomba ad es.).
Nel Suo sfogo Lei asserisce di preferire l’applicazione di un diritto (cioè di una tariffa).
In ogni caso è possibile che il Comune chieda una tariffa più o meno pari ad una concessione in loculo anche se la sepoltura avverrà nella tomba di famiglia, visto che si tratta di una benemerenza postuma rispetto al rilascio originario della concessione, e questo per scoraggiare un uso inappropriato della benemerenza (tipo vendite di posti salma).
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