Tomba di famiglia – eredità e voltura
mio nonno C.GIOVANNI (deceduto nel 1981) è Fondatore della cappella gentilizia della mia famiglia.
Mio padre C.FRANCESCO (deceduto a febbraio 2024) e mia zia C.DORA (sorella di mio padre e deceduta nel 2021) hanno volturato a loro nome in quanto eredi figli.
Oggi siamo tre eredi (figli) di C.FRANCESCO ed un figlio (erede) di C.DORA che porta il cognome del padre (D.T.), coniugato senza eredi.
Il professionista che si sta occupando della voltura mi chiede di indicare quali loculi intestare alle due famiglie quindi assegnare i loculi per metà a due COGNOMI (C. e D.T.) diversi.
Ma la concessione perpetua necessita di questo passaggio?
E’ questa la procedura?
Privato
Si ribadisce che una delle parti (il Comune) non può modificare unilateralmente un contratto, a meno che l’altra parte (tutti gli eredi subentranti) non sia d’accordo.
Ciò non toglie che gli eredi, con un accordo privato fra loro, che non riguarda il Comune, possono accordarsi, ma per l Comune rimane valido in questo caso il contratto originario, per cui se qualcuno degli aventi diritto è oggetto di richiesta di sepoltura in contrasto con gli accordi presi privatamente, il Comune acconsente alla sepoltura e nessuno può opporsi.
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LikeDislikeGrazie per la gentile risposta!
Chiedo se l’ufficio cimiteriale può in casi particolari richiedere questo procedimento. Quindi richiedere in voltura a chi intestare i loculi.
Non è neanche corretto dunque assegnare “per metà” rispettivamente alle due famiglie COSTANTINI e D. T l’uso dei loculi considerando che vanno utilizzati per premonienza.
In ogni caso gli aventi diritto (siamo 4) hanno tutti pari diritti e non come ci hanno suggerito ossia: il numero dei loculi totali diviso 2 (le due famiglie) e per ogni metà diviso il numero degli eredi di quella famiglia?
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LikeDislikeIn una tomba di famiglia, salvo accordi privati, non esistono loculi riservati se non ai benemeriti, ma qui non è il caso.
Le sepolture avvengono per premorienza, ovvero chi prima muore prima viene sepolto fra tutti gli aventi titolo (i familiari del fondatore).
La voltura è il cambio di intestazione di un contratto, ma il contratto rimane sempre lo stesso, ovvero, nel caso specifico: la tomba di famiglia è destinata al fondatore e ai suoi familiari. Non ci sono altre clausole, né se no possono introdurre di nuove.
La voltura del contratto di concessione avviene con il subentro degli aventi pari titolo, eredi, fra loro ed il Comune, salvo che il regolamento di polizia mortuaria comunale non preveda altrimenti, e altri professionisti non c’entrano. La tomba non è un bene a reddito. In genere spesso non viene neppure citata nell’asse ereditario e sempre le tombe non vengono accatastate essendo fabbricati insistenti sul demanio.
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