Bonifica di campo di inumazione
Stiamo predisponendo la bonifica di un campo di inumazione dove le ultime operazioni sono state eseguite nel 2000. Sono stati inumati pezzi anatomici non riconoscibili e prodotti abortivi. Il campo ha necessità di essere livellato poichè presenta una leggera pendenza. Se durante le operazioni dovessero emergere resti mortali non identificabili quale destinazione dovranno avere?
Occorre eseguire qualche operazione preliminare, come affiggere cartelli con i quali si informa delle operazioni prossime?
Comune di Palermo
Bonifica e sistemazione del campo
La gestione dei campi di inumazione parte dalla verifica della qualità del terreno, che deve essere posto in condizione di svolgere il suo compito, ovvero di mineralizzare i cadaveri sepolti da 10 anni se campo comune, angeli o resti anatomici/abortivi (1), o 5 (max) se campo inconsunti, dove si depongono i resti da esumazione che non siano mineralizzati e che non si sia deciso di cremare.
Per una trattazione sulla gestione del terreno cimiteriale si veda il documento mineralizzazione dei cadaveri e terreni per campi di inumazione.
Se si fanno le esumazioni ogni 20 anni perché tanto prima si trovano un sacco di inconsunti, regolarizzando il terreno si possono fare esumazioni ogni 10 anni trovando i resti pressoché tutti mineralizzati e risparmiando oltre la metà dell’area cimiteriale dedicata a fosse, calcolando anche il risparmio del campo inconsunti.
A parte la verifica della composizione del terreno, la sistemazione di un campo di sepoltura in declivio prevede che:
– deve esser realizzato ed attrezzato con una conformazione tale dei suoi profili trasversale e longitudinale che sia agevolata e garantita la scolmatura delle acque meteoriche in eccesso rispetto alle caratteristiche di permeabilità del suolo,
– deve essere garantito l’accesso ai disabili almeno lungo il suo perimetro (DPR 503/1996); il dislivello superiore al 4% del piano del terreno non è gestibile quindi se necessario si dovrà ricorrere alla realizzazione di terrazzamenti sempre accessibili.
– deve venire tracciata una griglia di sepoltura adeguata (vedasi documentazione e tavole tecniche a riguardo pubblicate nel sito), con la scelta fra testa-piede e testa-testa
– si deve prevedere una fontanella per l’adduzione idrica con tanto di scarico a norma,
– si tenga conto della eventuale necessità di stendere la rete principale e/o dorsali per il servizio di lampade votive, ecc..
(1) DPR 254/2003: il defunto è qualificato:
– “cadavere” dal momento della l’accertamento della morte al compimento del periodo ventennale di sepoltura se in loculo (tumulazione) ovvero al compimento del periodo decennale di sepoltura se in terra (inumazione),
– “resto mortale” dopo il periodo ordinario di sepoltura (ventennale o decennale) nel caso dovesse risultare “inconsunto” ovvero non mineralizzato.
Procedura
In un campo possono essere sepolte le spoglie sia di adulti che di bambini che resti anatomici/feti.
Dal Registro cimiteriale, che obbligatoriamente deve esistere in quanto uno dei fondamentali strumenti ed adempimenti del “Servizio di custodia cimiteriale” previsto da sempre dai vari regolamenti nazionali di polizia mortuaria, non derogabile dalla normativa di gerarchia inferiore (regionale e/o comunale), è possibile risalire
a) agli aventi diritto sui resti
b) alla identificazione e collocazione dei resti.
Attraverso questi due elementi si può redigere una Ordinanza (prevista dal Dpr 285/1990) di esumazione ordinaria.
La lista dei defunti interessati, attraverso l’accoppiamento dei dati anagrafici dei familiari più prossimi a tali defunti che in parte dovreste già avere nella registrazione di ingresso e collocazione di seppellimento del defunto, vi permetterà di pubblicare manifesti informativi, fare comunicazione con affissioni in cimitero (in particolare attorno alla ricorrenza dei defunti) o nei siti informativi d’uso corrente del Comune.
La cosa più semplice sarebbe contattare telefonicamente gli aventi diritto per farsi rilasciare una dichiarazione di che cosa intendono fare dei resti.
Non sempre però si riesce ad identificare gli aventi diritto, per cui, una volta espletate le forme previste di avviso:
A) per i resti di cui è stato possibile avere indicazioni sulla collocazione successiva (compreso ossario comune) si provvede di conseguenza
B) per i resti di cui non si riesce a rintracciare gli aventi diritto, decide l’Amministrazione:
B.1) resti ossei in ossario comune
B.2) resti mortali inconsunti: la soluzione più semplice è cremarli e metterli nel cinerario comune, altrimenti vanno collocati in campo inconsunti per 2 anni se si usano particolari prodotti enzimatici sparsi attorno ai resti, per poi riesumarli e collocarne i resti ossei in ossario comune.
C) Se però si dovessero trovare dei resti completi che non risultano essere mai entrati in cimitero, si avverte l’autorità giudiziaria.
Was this answer helpful?
LikeDislike