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Salma imbalsamata in cappella gentilizia – Eventuale spostamento o cremazione
Caso di salma imbalsamata di un’antenata, sita nella cappella di famiglia, in provincia di Salerno.
Fra alcuni anni terminerà la concessione (99 anni) per l’utilizzo della cappella e, poiché siamo alcuni eredi di vedute molto differenti, non si sa se la concessione sarà richiesta da qualcuno dei noi o se ci sarà una rinuncia.
In quest’ultimo caso chiedo che cosa si potrà fare con la salma imbalsamata: cremazione, nuova sepoltura, nello stesso cimitero, o è possibile spostarla? Chi dovrà effettuarla, maestranze specializzate?
Attualmente la salma è posta in un sarcofago con intera base su piedi, spigoli verticali e orizzontali in metallo, e 4+1 facciate in vetro. Da notizie di famiglia so che il cadavere della nobildonna fu trasportato a Parigi per l’imbalsamazione, dove restò per 2 anni. Può essere utile a qualche museo o istituto per eventuali approfondimenti o conoscenze sui metodi e sui materiali utilizzati?
Privato
Al termine della concessione possono configurarsi due situazioni:
1) si trasferisce il corpo in un loculo dove possa giacere per un ulteriore tempo previsto dalla concessione
2) si inuma in terra in campo inconsunti. Se lo si lascia in campo inconsunti per 10 anni diventa resto mortale (DPR 254/2003) e poi se i discendenti/familiari sono d’accordo, si può cremare. Nel caso non fossero reperibili discendenti, il Comune lo può cremare d’ufficio
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