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Tomba di famiglia: diritto di sepoltura di affine
Attilio fonda una tomba di famiglia nel 1967 dove è sepolto con la moglie.
Hanno 11 figli, di cui viventi attualmente due: Luisa e Benito, attuali eredi della tomba e titolari della concessione.
Nella tomba è sepolto Gino, figlio di Attilio, attualmente in un loculo, cremato.
La moglie di Gino, Romilda, vorrebbe farsi seppellire in feretro nello stesso loculo del marito, ma Luisa si oppone.
Romilda ha diritto di farsi seppellire nella tomba di famiglia?
Privato
Quello che stabilisce chi e con che modalità qualcuno può farsi seppellire in una tomba di famiglia è il regolamento di polizia mortuaria comunale.
Il regolamento di Arzergrande (PD), in questo caso, recita all’art. 57, uso delle sepolture private:
… Ai fini dell’applicazione dell’art. 93 del D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 la famiglia del concessionario è composta da:
– ascendenti e discendenti in linea retta, in qualunque grado;
– fratelli e sorelle (germani, consanguinei, uterini);
– coniuge;
– generi e nuore;
– conviventi del concessionario o dei suoi eredi, da questi autorizzati con apposita dichiarazione, resa con le modalità di cui al T.U. n. 445/2000. La convivenza deve essere attestata mediante autocertificazione.
Per gli ascendenti i discendenti in linea retta ed il coniuge il diritto alla tumulazione è implicitamente acquisito dal fondatore del sepolcro, all’atto dell’ottenimento della concessione.
Per i collaterali, gli affini e i conviventi la sepoltura deve essere autorizzata di volta in volta dal titolare della concessione …
I concessionari attuali subentranti al fondatore sono Luisa e Benito.
Romilda, come nuora, ha diritto di essere sepolta nella tomba di famiglia, ma per farlo deve avere il consenso dei concessionari. Poiché uno dei due concessionari è contrario, non si può avere una maggioranza di favorevoli, e pertanto Romilda non può essere sepolta nella tomba di famiglia.
Di contro Romilda, e dopo la sua morte le figlie, come persone affettivamente più vicine al defunto, possono impedire che venga utilizzata per altre sepolture il loculo dove giace Gino, perché se qualcuno lo aprisse senza il vostro consenso si configurerebbe la violazione di sepolcro, art. 407 del Codice penale: “Chiunque viola una tomba, un sepolcro o un’urna è punito con la reclusione da uno a cinque anni.”. Si consiglia di diffidare in tal senso i concessionari.