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E’ possibile mescolare le ceneri in un impasto cementizio per farci un manufatto da incastrare nel muro?
La domanda e’ meno balorda di quanto sembri: uno ci potrebbe fare una targa alla memoria, ad esempio.
Posted by La redazione on 18 Febbraio, 2014 in Agenzie Funebri, Dispersione delle ceneri, Forum | 4 comments
La domanda e’ meno balorda di quanto sembri: uno ci potrebbe fare una targa alla memoria, ad esempio.
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Davvero una bella idea
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LikeDislikeAlla TANEXPO 2014 a Bologna Fiere c’era una ditta svizzera o tedesca che trasformava le ceneri di un defunto cremato in diamante; mi sembra una cosa simile, a parte il prodotto finale.
Voglio dire che in entrambi i casi le ceneri vengono manipolate e trasformate in qualche cosa di diverso.
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LikeDislikeMa ve la immaginate la faccia del funzionario che nel modulo di richiesta alla dispersione, trova, alla domanda: “luogo di dispersione” la risposta:”in un secchio di malta cementizia”?
E poi perché solo nel muro? e nelle fondamenta? In fondo la mafia lo fa già con i cadaveri freschi…
Se per dispersione intendiamo che le ceneri non possono essere individuate in futuro, allora questo sembrerebbe non ammissibile.
Ma ci sarebbe da discutere: se con l’impasto mi faccio una stella di mare e la vado a buttare al largo nel mare, oggettivamente le ceneri sono non più individuabili. Basta fare l’operazione in maniera adeguata: a Venezia, anni fa, hanno trovato un urna cineraria che galleggiava in un canale.
Invece si puo’ configurare l’impasto come una urna cineraria: in fondo le ceneri anziche’ DENTRO, sono NEL contenitore. Se poi con questo ci si fa una targa alla memoria da collocare o a casa o nel cimitero (a parte che la collocazione in casa mi sembra discutibile), non mi sembra che la cosa crei problemi igienici o di pietas.
Secondo il principio ciò che non è vietato espressamente vuole dire che è concesso, direi forse; ma penso che chi lo facesse potrebbe avere grossi problemi giudiziari in quanto il nostro ordinamento giuridico è diverso in effetti da “non fare quello che ti vieto e tutto il resto fai pure” Noi diciamo non fare questo ma se fai quest’altro lo devi fare in questi modi.
… Sinceramente d’istinto mi viene da dire no. Perchè no, devo cercare di motivarmelo oggettivamente, essendo queste ipotesi eccessive per il puritanesimo che abbiamo nei confronti della morte.
Si vedano tutti i problemi sulla cremazione: ci sono voluti 20 anni per avere un indice di circa il 18% in italia di cremazioni annue e una crisi economica disperata per farla partire anche al sud (Sardegna, Sicilia, Lazio, e poi ancora manca la Calabria, la Basilicata,ecc.).
Ritengo che la risposta da fornire, almeno per me, è “negativa” ma perfettamente motivarla mi è ora difficile e complesso.
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