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Vincolo cimiteriale – edificabilità
E’ stato richiesto un permesso di costruire riguardante la costruzione, totalmente interrata, di due garage e di un ripostiglio come ampliamento di edificio residenziale esistente. L’edificio è posto al limite esterno della zona di rispetto cimiteriale, mentre l’ampliamento richiesto ricade all’interno della fascia di rispetto cimiteriale. Trattandosi di edificazione interrata di servizi alla residenza è applicato ugualmente il vincolo di inedificabilità?
Sì, e di seguito spiego brevemente perché, prima di rimandare ad approfondimenti attraverso la proposta di un link (aggancio) con un valido sito che ha ampiamente trattato l’argomento.
Per quanto riguarda il vincolo cimiteriale, esso persegue una triplice finalità: in primo luogo vuole assicurare condizioni di igiene e di salubrità mediante la conservazione di una “cintura sanitaria” intorno allo stesso cimitero, in secondo luogo garantire la tranquillità e il decoro ai luoghi di sepoltura, in terzo luogo consentire futuri ampliamenti del cimitero (T.A.R. Piemonte, Sez. I, 2 febbraio 1989, n. 111); anche se l’ultimo aspetto potrebbe essere controverso quando si tratta dei limiti esterni alla fascia di rispetto. In relazione a queste finalità la circostanza che una costruzione sia o meno interrata non è determinante, essendo in ogni caso idonea a turbare l’equilibrio ambientale che il vincolo vuole tutelare.
Invece, l’eventuale realizzazione di aree per il parcheggio pubblico o la viabilità perimetrale a servizio del cimitero, oltre che strumentali all’utilizzo del cimitero stesso, non impediscono il futuro ampliamento e sono frequentati necessariamente dai visitatori della stessa struttura. Le autorimesse interrate costituiscono invece una trasformazione irreversibile e sono finalizzate ad un utilizzo privato senza alcuna connessione con la destinazione della zona.
LINK: http://www.ptpl.altervista.org/dossier/dossier_vincolo_cimiteriale.htm
(in: http://www.ptpl.altervista.org ovvero Il Portale del Tecnico Pubblico Lombardo)