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Wood cemetery
Vorrei realizzare quello che in Inghilterra si chiama Wood cemetery, dove le salme sono sepolte in terra e viene piantato un albero che si nutre dei resti.E’ possibile in Italia?
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Posted by La redazione on 06 Settembre, 2017 in Cimiteri particolari, Normativa | 1 comment
Vorrei realizzare quello che in Inghilterra si chiama Wood cemetery, dove le salme sono sepolte in terra e viene piantato un albero che si nutre dei resti.E’ possibile in Italia?
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In Italia, dall’entrata in vigore del Testo Unico delle Leggi Sanitarie del 1934 non sono più ammessi cimiteri privati. Sopravvivono quelli esistenti prima di questa data.
Ai sensi degli art. 822 e 824 comma 2 del Codice Civile, l’area cimiteriale è considerata demanio pubblico.
Le inumazioni devono avvenire dentro cassa in legno; sono ammesse tumulazioni in terra, ovvero sepolture dentro manufatti interrati, che possono assumere anche la specie di tombe di famiglia ipogee (cripte). In teoria si può piantare un albero sopra la fossa, sempre che il regolamento di p. m. lo permetta, ma con la cassa in legno non so quanto le radici potrebbero inserirsi dentro. Nel caso di cripte non c’è alcuna possibilità.
Per ragioni religiose possono essere autorizzate inumazioni di cadaveri avvolti in lenzuolo (es.: mussulmani) ma non credo possano essere interessati a piantare un albero sulla loro fossa.
Quello che non si può fare coi cadaveri si potrebbe fare con i resti mortali (1), che possono essere reinumati per completare la mineralizzazione in sacco biodegradabile, sempre in area cimiteriale pubblica o nei restanti cimiteri privati, ma ci sono poi alcuni problemi pratici, quali ad esempio cosa succederebbe quando si procedere alla esumazione dei resti: si sega l’albero? Se non si riutilizzassero i posti salma, cosa si fa, si amplia il cimitero all’infinito? C’è poi una questione di spazio: le fosse possono stare a 50 cm una dall’altra, ma se piantiamo un albero sopra ciascuna, ci vogliono alcuni metri
Le ceneri possono essere disperse in natura, e si può piantare un albero sopra il luogo della dispersione, ma questo è una procedura singola che non può configurarsi come cimitero, tanto meno privato.
Per gestire un cimitero pubblico in cui attuare un wood cemetery bisognerebbe vincere la gara per divenire concessionari della gestione dei servizi cimiteriali in un comune che disponesse di un adeguata area di ampliamento cimiteriale da adibire a cimitero parco (distante almeno 50 metri da ogni abitazione) in cui interrare feretri o resti mortali in fosse o disperdere ceneri nel terreno (giardino della memoria) sopra le quali piantare alberi, con problemi di costi di terreno e gestione.
Per cui si ritiene che l’idea, persino romantica in sé, abbia scarse possibilita’ di essere attuata.
(1) Resti mortali = cadaveri inumati da almeno 10 anni o tumulati da almeno 20 anni