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Impianti di cremazione – problematiche
Siamo due soci nel settore turistico,da un po’ di tempo abbiamo l’ idea di investire in un impianto crematorio.
Come nel caso delle onoranze funebri esistono dei franchising in questo settore?
Imprenditore turistico
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Grazie per la risposta,facendo ulteriori ricerche abbiamo scoperto la società “I cipressi”,vi lascio qui il link se eventualmente la redazione vuole informarsi ed eventualmente fare un articolo
http://www.italianacremazioni.it/
In Italia i crematori si possono realizzare solo in area cimiteriale.
L’area cimiteriale è area demaniale indisponibile, quindi qualsiasi intervento deve avvenire secondo Codice dei Contratti.
L’utilizzo o l’ampliamento di area cimiteriale per realizzare crematori deve avvenire in seguito all’approvazione di un piano cimiteriale da parte del Consiglio Comunale. In alcune regioni del Nord esiste un piano regolatore regionale per la costruzione di crematori sul territorio, il che comporta che la Regione si riserva di approvare o meno ogni proposta; la discriminante in genere è che ogni impianto deve poter disporre di un bacino di utenza che ne permetta la sopravvivenza economica, visto che le tariffe sono fissate per legge.
La realizzazione e gestione di un Ara crematoria, a cui si può associare anche una Casa del commiato, può avvenire solo:
A) per appalto di lavori e servizi (raro)
B) per concessione di lavori e servizi
1. su iniziativa del Comune (raro)
2. su proposta di proponente in partenariato pubblico-privato (PPP)
Il Codice dei Contratti non prevede altro.
Il Franchising è attività commerciale quindi di un altro ambito non quello dei servizi pubblici.
Può essere contemplato il franchising per l’attività di pompa funebre e se vogliamo delle Sale del Commiato private, realizzate su terreni privati dalle società di Pompe funebri, non so al momento se esistano casi di franchising del genere in atto, ma è un ambito possibile.
Tornando agli impianti di cremazione, noi operiamo anche nel settore Are crematorie, che non è di agevole percorso; la procedura che ha piu’ probabilita’ di successo e’ la proposta da proponente.
Bisogna trovare una Amministrazione che sia interessata, e questo e’ abbastanza facile, ma in genere ha idee molto particolari sull’argomento e non riesce ad essere sensibile al fatto che l’operazione deve essere finanziariamente sostenibile.
Poi ci sono i problemi di carattere urbanistico e di approvazioni degli Enti preposti.
Da tener conto che l’investimento iniziale non e’ trascurabile e si ammortizza nell’ordine di grandezza di 10 anni e richiede la formulazione di un piano economico finanziario adeguato. Una ulteriore problematica e’ che per costruire bisogna essere in possesso di qualificazione SOA e per gestire la prima cosa che chiede il Consiglio Comunale e’: che esperienza avete nel settore?
Un’ultimo problema è che sorgono i comitati anti inquinamento che si oppongono, non capendo che con i filtri di legge un impianto di cremazione inquina quanto un grosso condominio d’inverno.
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