Trattamento del terreno del giardino per la dispersione delle ceneri
Se si dovesse procedere per l’esecuzione di lavori di sistemazione dell’area spargimento ceneri presente in un Cimitero, a causa del fatto che non si riesce più a far passare le ceneri nel terreno, cosa occorrerebbe fare per lo spostamento delle ceneri ceneri già presenti (in fondo o anche in superficie)? Possono essere raccolte e collocate in cinerario Comune ma in questo caso è necessario acquisire consensi etc, oppure essendo attività preordinata al ripristino di un servizio e in considerazione del fatto che le ceneri sono già state disperse, non vi è alcun titolo o comunque le ceneri non hanno più rilevanza per l’ordinamento e si può procedere autonomamente alla raccolta e sistemazione in cinerario comune?
Comune non identificabile
Il cambio del terreno di un giardino per la dispersione delle ceneri equivale al cambio del terreno di un campo comune.
Entrambi racchiudono nel terreno i resti indistinti di defunti, uno sotto forma di materiale biologico degradato, l’altro sotto forma di ceneri inerti.
Per inciso la capacità di assorbimento del terreno di un campo comune è di 10 anni di permanenza feretro, quella di un giardino per la dispersione è di 3 mq per un anno per ogni urna dispersa, e poi si può ridisperdere sopra. Vi sono però degli accorgimenti per aumentare di molto questa capacità, come l’uso di acqua durante la dispersione che penetri in profondità, es. su terreno ghiaioso ecc…
Il ricambio del terreno cimiteriale che non è in grado di assolvere al suo compito comporta il conferimento a discarica del terreno e la sua sostituzione.
Del resto, che altro si potrebbe fare? Impossibile separare le ceneri dal terreno e allora cosa si dovrebbe fare, depositare il terreno con le ceneri nel cinerario comune? E se le ceneri si potessero raccogliere vorrebbe dire che quello non è un giardino per la dispersione, che per definizione deve essere tale da rendere non identificabili le ceneri dal terreno.
Oppure andare avanti all’infinito occupando nuovi spazi di terreno cimiteriale?
E’ l’equivalente di continuare a fare campi a fosse senza mai rinnovare il terreno esausto e sarebbe in contrasto con il principio che il cimitero è un luogo di consunzione, non di deposito.
Per stare tranquilli, chiedete un parere all’ASL locale prospettando: vorrei far così, cosa ne dite? Accompagnandolo dalle considerazioni di cui sopra.
C’è però una attenzione da usare: se il Comune ha permesso la posa di targhe alla memoria sul terreno o nei pressi, l’operazione si può fare solo a scadenza delle concessioni di posa targhe, visto che le stesse sono collegate con la presenza nel terreno delle relative ceneri, similmente a quello che si fa con i campi comuni che possono essere rinnovati solo se tutte le fosse interessate hanno compiuto il ciclo di permanenza di 10 anni.