Diritto di sepoltura – autorizzazione erede
Nel Settembre del 97 mio padre presenta un’istanza per la tumulazione di sua madre e la conseguente concessione del terreno cimiteriale. In questo terreno è stata costruita una tomba di due posti, uno per mia nonna (defunta) e uno per mio nonno( ancora in vita).
Mio padre 4 anni fa è deceduto e in quanto sua erede mi hanno chiesto di firmare una autocertificazione che autorizzi, quando mio nonno morirà, alla sepoltura nella medesima tomba.
Tutto ciò perché con i parenti di mio padre non ho alcun tipo di rapporto e appunto per questo, prima di firmare alcunché ,volevo accertarmi che non potessero utilizzare la mia autocertificazione in nessun modo.
Privato
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La ringrazio per la risposta, ciò che non mi è chiaro è il motivo per cui mi chiedano questa “autocertificazione”.
E in effetti ricordo che quando mio padre era in vita, andò ad autorizzare non so che cosa per tumulare sua sorella in questa tomba di famiglia avente solamente due posti.
Mio padre è concessionario del terreno, non proprietario della tomba.
Inoltre per togliermi categoricamente da questo impiccio, cosi’ da non avere più alcun rapporto con loro, cosa devo fare? Grazie
Was this answer helpful?
LikeDislikeIl fondatore del sepolcro è il padre.
Nella tomba di famiglia possono essere sepolti i familiari del fondatore, ovvero, in mancanza di specifiche da regolamento di polizia mortuaria, per giurisprudenza prevalente (1) tutti i discendenti/ascendenti e relativi coniugi/conviventi more uxorio del fondatore, a meno che nella concessione non sia stato specificato chi poteva essere sepolto nel sepolcro, come sembra di capire dal quesito (ma deve risultare dallo scritto), e in questo caso si tratta di tomba ereditaria.
In una tomba di famiglia si viene sepolti per premorienza, ovvero chi prima muore prima viene sepolto fra tutti gli aventi diritto. In una tomba ereditaria solo le persone indicate.
L’erede patrimoniale niente ha a che fare con il diritto di essere sepolto, ma come subentrante al fondatore ha solo il dovere della manutenzione del sepolcro e nient’altro, a meno che, come nel suo caso, non sia anche familiare del fondatore, e in questa veste ha diritto di essere sepolto assieme ai discendenti.
Pertanto;
A) se nella concessione è scritto che il posto salma è destinato alla nonna lei non ha alcuna voce in capitolo e vi sarà sepolta solo la nonna e nessun altro
B) se nella concessione non è specificato (caso di tomba di famiglia), ha diritto alla sepoltura il primo che muore fra tutti gli aventi diritto; non esistono posti riservati nelle tombe di famiglia (eccetto i benemeriti), salvo accordi fra gli aventi pari diritto, e probabilmente questo è quello che le chiedono gli altri parenti, a meno che non si tratti di una ingiustificata richiesta da parte del Comune.
Se il loculo è occupato da un feretro vi si possono introdurre anche urne cinerarie fino a capienza, se questo è ammesso dal regolamento di polizia mortuaria.
In ogni caso il proprietario temporaneo del manufatto per il periodo della concessione non ha alcuna voce in capitolo, in quanto per la sepoltura non è necessaria alcuna autorizzazione dallo stesso.
Si consiglia di leggere la Newsletter settembre 2021 per una visione completa dei diritti inerenti ad una tomba.
(1) Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 15 maggio – 27 settembre 2012, n. 16430, cha ha rammentato l’orientamento costante secondo cui, “in difetto di una diversa volontà del fondatore, il sepolcro deve presumersi destinato sibi familiaeque suae, con la conseguenza che il diritto alla sepoltura va ritenuto spettante, jure sanguinis, a tutti i di lui discendenti ed ai rispettivi coniugi.” Con l’attuale evoluzione della società si deve equiparare al coniuge anche il convivente more uxorio.