Capienza loculi e regolamento
premetto che il nostro Comune (che si trova nella regione marche) ha un regolamento di polizia mortuaria da aggiornare in quanto approvato nel 2002. La questione è questa:
l’art. riferito alle sepolture private del nostro regolamento al comma 3 indica che è consentita la collocazione di una o più cassette di resti mortali e/o di urne cinerarie in un unico tumulo, sia o meno presente all’interno di esso un feretro. Ora, vista la difficoltà di capire quali defunti far tumulare insieme e visto il fatto che a dir nostro il loculo di suo non può essere un ossario comune, possiamo cambiando l’art. del nostro regolamento appellarci ora all’art. 76 del DPR 285/1990 il quale specifica che “nella tumulazione ogni feretro deve essere posto in loculo o tumulo o nicchia separati”? Ad oggi stiamo permettendo assieme alla tumulazione del feretro quella o dell’urna o della cassetta di resti mortali di persone entro il I grado di parentela.
Comune di San Costanzo (PU)
L’art. 76 del DPR 285/90 dice che non si possono mettere due feretri nello stesso loculo, ma non vieta che assieme al loculo si possano collocare quante cassette resti ossei o urne cinerarie a capienza.
E’ il regolamento di polizia mortuaria che stabilisce:
– se è permesso che in un loculo vengano tumulate anche cassette resti ossei o urne cinerarie
– eventualmente il numero massimo ammissibile
– chi può essere tumulato sotto forma di ceneri od ossa assieme al defunto giacente; in genere solo coniugi o familiari con grado di parentela fino a…
– la tariffa da pagare per ogni introduzione oltre al feretro
Volendo si può anche permettere la cremazione del feretro giacente, l’introduzione di un nuovo feretro e la reintroduzione delle ceneri del defunto previamente tumulato, ma non per le tombe perpetue e con attenzione a scadenze, proroghe (il nuovo feretro deve stare nel loculo almeno 20 anni) e tariffe.
Quindi si può far riferimento al regolamento, eventualmente aggiornato.
L’introduzione di urne o cassette nei loculi impone di gestire il registro cimiteriale e l’anagrafe e il catasto cimiteriale, nonché lo scadenziario delle concessioni con accuratezza; sono disponibili ottimi software di gestione.
Quanto a trasformare un loculo in un ossario comune, non esiste possibilità di confusione; nell’ossario comune, di cui ogni cimitero deve essere dotato come pure di un cinerario comune, le ossa devono giacere in forma indistinta, e non è il caso di un loculo.
Un loculo potrebbe contenere anche solo ceneri od ossa (in urne o cassette); diventa una tomba di famiglia per ossa e ceneri e la si tariffa come fosse una tomba di famiglia.