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Cointestazione di concessione cimiteriale
In assenza di regolamento comunale, quale norma permette, al concessionario di area per costruzione di cappella familiare, di richiedere al comune che la concessione sia cointestata ai parenti entro il III grado?
Avvocato
Si ribadisce quanto esposto nella risposta precedente: se si accetta la normazione per analogia con la parentela, le sorelle sono aventi diritto e possono farsi seppellire, loro e discendenti, fino al grado di parentela previsto dal regolamento di polizia mortuaria o al VI grado secondo C.C.
Se si fa riferimento alla giurisprudenza prevalente, possibile la sepoltura delle sorelle ma non dei relativi coniugi/conviventi e discendenti.
Il diritto di sepoltura si attua per premorienza, ovvero fra tutti gli aventi diritto chi prima muore prima viene sepolto.
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LikeDislikeFin dal 1960 mio padre è stato concessionario di una concessione cimiteriale ed ha costruito 4 loculi. I loculi sono occupati dai suoi genitori, lui stesso e la moglie. Io e mio fratello siamo aventi diritto di discendenza nella concessione per cui potremo utilizzare (il più tardi possibile!!) i loculi per noi stessi, previa riduzione delle salme ivi sepolte. Poiché sono ancora viventi due sorelle di mio padre, esse possono vantare qualche diritto su questi loculi? Ed eventualmente come possiamo tutelarci?
Grazie in anticipo della risposta.
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LikeDislikePremesso che un fondatore può fondare o una tomba familiare o una tomba ereditaria, ovvero una tomba destinata a specifiche persone indicate nella concessione, anche non parenti, in assenza di un regolamento comunale il diritto d’uso di una tomba familiare è stabilito dall’art. 93 del DPR 285/1990 e pertanto il diritto è del concessionario (o fondatore del sepolcro) e della sua famiglia. Il problema è che non esiste definizione legale di famiglia, tanto che si va dalla Costituzione art. 23 (padre madre figli) fino al C.C., che definisce la parentela, che termina al VI grado ma il riferimento ci sembra confonda la parentela con la famiglia.
Si va quindi per giurisprudenza, la cui interpretazione che ci sembra migliore (vedi Familiari del fondatore – riferimenti normativi) è ascendenti/discendenti diretti del fondatore e rispettivi coniugi/conviventi; qualche volta i fratelli/sorelle del fondatore ma non i relativi coniugi/conviventi.
Se si accetta il riferimento per analogia con la parentela, si intendono i familiari diretti (figli, nipoti, padre, ecc.), nonché i collaterali e gli affini secondo i dettami del Codice Civile art. 74 e seguenti (fino al VI grado di parentela). E’ un criterio a nostro parere incongruo; avrebbe diritto di essere sepolto nel sepolcro anche il figlio del cugino del nonno (VI grado).
Quindi i parenti entro il III grado avrebbero diritto di sepoltura in tale sepolcro secondo premorienza senza bisogno di cointestazione.
Le specificità d’uso della tomba le “fonda” il concessionario (o i concessionari, ciascuno per la propria famiglia diretta) dettagliandole nella concessione cimiteriale. Condizioni che non saranno modificabili dai discendenti perché volute dal fondatore. E’ chiaro che ciascuno dei cointestatari potrà farvi seppellire i propri discendenti fino al grado stabilito. Attenzione alla premorienza, che impone di fissare qualche regola di tipo “condominiale”, ad esempio con riserve di posti per ogni cointestatario.
Per i gradi di parentela vedi Gradi di parentela.
Una trattazione più dettagliata si può vedere nella risposta completa.