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1. 917

   

   19-11-20

   La redazione says:

   Prima di tutto fa fede il testo della concessione e il regolamento di polizia mortuaria comunale. Salvo disposizioni contrarie vale quanto segue.

   Se il loculo è stato costruito dal Comune, il padre era solo titolare della concessione, la quale non si eredita; subentrano nella gestione in primis il coniuge/convivente al momento della morte, e a seguire i discendenti diretti, tutti i figli a pari diritti e poi i nipoti e così via, in ordine di precedenza.
   Nel caso di subentro le decisioni in merito vanno prese o a maggioranza o all’unanimità (secondo quanto stabilito dal regolamento di PM comunale) fra tutti i pari grado di parentela più prossimi del concessionario (colui che ha firmato la concessione), ad es. tutti i figli e a seguire tutti i nipoti e così via.
   il diritto di esservi sepolti avviene secondo quanto stabilito nella concessione o dal regolamento di polizia mortuaria.

   Se il loculo è stato costruito dal padre concessionario, il diritto di sepoltura si esplica come sopra, ovvero possono essevi sepolti tutti i discendenti del concessionario.
   In mancanza di disposizioni testamentarie, subentrano nella proprietà immobiliare tutti i parenti più prossimi del concessionario defunto (es. tutti i figli) a pari quota. In realtà, l’eredità patrimoniale di un loculo di proprietà temporanea comporta solo l’obbligo della manutenzione, rimanendo che il diritto di esservi sepolti avviene per premorienza fra tutti gli aventi diritto (es. tutti i discendenti del titolare della concessione).
   le decisioni in merito vanno prese dai subentranti a maggioranza o unanimità secondo regolamento, la manutenzione spetta agli eredi patrimoniali, che possono non corrispondere a chi ha diritto di farsi seppellire.
   Al termine del periodo di concessione, l’immobile torna nella disponibilità del Comune; eventuali rinunce o retrocessioni (al Comune) sono regolate dal Regolamento di Polizia Mortuaria comunale.
   La vendita di sepolture fra privati è vietata dalla legge (DPR 285/90).

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