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Loculi aerati
Mi può accennare le indicazioni sull’utilizzo dei loculi aerati e sulla risoluzione del tempo concessioni loculi. Sugli aspetti di contratto?
Comune di Borgomanero (NO)
Posted by La redazione on 01 Ottobre, 2014 in Concessioni, Forum | 3 comments
Mi può accennare le indicazioni sull’utilizzo dei loculi aerati e sulla risoluzione del tempo concessioni loculi. Sugli aspetti di contratto?
Comune di Borgomanero (NO)
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sono interessato alla soluzione dei loculi arieggiati, in quando realizzo loculi cimiteriali, mi occorre saperne di più in merito alla tenuta dei liquidi cadaverici e alla tenuta dei odori putrefattivi.E se occorre una domanda specifica alla Asl per optare a questa soluzione.
Vorrei sapere se il kit ha una garanzia ed il suo costo.
In attesa di ricevere informazioni Vi saluto cordialmente.
La Rinascente
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LikeDislikeLa sepoltura in loculo aerato permette di mineralizzare il cadavere in 10 anni con esito pressochè certo, a confronto con:
– la sepoltura in loculo tradizionale, dove dopo 30 anni tre quarti dei cadaveri, per non dire quasi tutti, sono ancora corificati o saponificati e abbisognano di un trattamento ulteriore.
– La sepoltura in terra, dove dopo 10 anni parte dei cadaveri abbisognano di un trattamento ulteriore
Per le tombe di famiglia il problema si pone in maniera diversa, stante che in questo caso la permanenza del feretro viene richiesta per un lungo periodo.
Per vedere come funziona un loculo aerato, vedi “Il loculo aerato – funzionamento”.
Vediamo vantaggi e svantaggi, tenendo presente che le cifre sono ordini di grandezza.
1) Per i famigliari:
Ci sono vantaggi perchè:
a. Non occorre comperare la cassa di zinco, né pagare per lo smaltimento della cassa stessa come rifiuto
b. Se si accetta una durata della concessione di 10 anni, il costo del loculo scende, ad esempio fino alla metà dell’importo della concessione di un loculo tradizionale; Occorre prevedere una spesa a parte per il kit (vasca raccogli liquami, filtro, prodotti enzimatici per l’assorbimento dei liquidi) necessario per trasformare un loculo tradizionale in un loculo aerato
c. Se si vogliono mantenere poi i resti ossei in ossarino non ci sono le spese di inumazione/esumazione nel campo inconsunti, perché si passa direttamente dal loculo all’ossarino
d. Non ci sono le spese per cippo/lapide campo inconsunti, se non si riutilizza la lapide del loculo
e. Se si preferisce mantenere i resti mortali esumati in sepoltura privata, poiché nel caso di loculo tradizionale dopo l’estumulazione si riscontra una prevalenza di cadaveri mummificati o saponati, occorre procedere alla sepoltura in campo inconsunti (vedi punto c) oppure alla cremazione degli stessi, che costa, mentre questa operazione non risulta necessaria nel caso di resti ossei, che possono essere collocati direttamente in cassettina, e poi collocati in un ossario/cinerario oppure in un loculo assieme ad un feretro
Ci sono svantaggi perchè:
f. la durata della concessione è limitata; è uno svantaggio che si può ovviare se il Comune prevede che la concessione possa essere rinnovata a 20 o 30 anni, ma in questo caso non c’è più il vantaggio del costo ridotto di concessione
g. Alcuni regolamenti prevedono che non si possano collocare nel loculo aerato anche cassette e urne, probabilmente una prescrizione ASL per il pericolo che si contaminino con il liquido di percolazione dalla cassa, per cui non è possibile un utilizzo multiplo del loculo; le esperienze in merito non sono ancora tali da chiarire se questa sia una precauzione eccessiva
2) Per il Comune
Ci sono vantaggi:
a. Si riutilizzano i loculi al doppio, grazie alla riduzione del periodo di concessione, e quindi si deve costruire meno
b. Si riducono gli spazi per i campi inconsunti, che si liberano per le fosse comuni
c. I necrofori possono fare un lavoro meno repellente, maneggiando materiale mineralizzato anziché materiale in putrefazione, con costi minori anche dei dispositivi di protezione e tempi di esecuzione minori.
Da tener presenti alcuni punti:
A) Il gradimento della utenza ad un contratto di concessione di 10 anni: nel caso si può anche pensare di portarlo a 20 o 30 con rinnovo, se richiesto, ma allora si perde il vantaggio dell’accorciamento del tempo di concessione e del minore costo di concessione per il concessionario, per cui si suggerisce che il loculo aerato sia da considerare una opzione a richiesta, visto che dal punto di vista esecutivo l’unica differenza con il loculo tradizionale consiste nel kit.
B) Attrezzare un loculo esistente o un nuovo loculo per l’uso a loculo aerato consiste nell’approvvigionare un kit composto da: vasca raccogli liquami cadaverici, prodotti enzimatici per l’assorbimento dei liquidi, filtro, lastra di chiusura con foro (o operazione di foratura di una lastra in cemento) i cui costi (modesti) vanno recuperati nell’importo della concessione
C) Bisogna verificare cosa dice la legislazione regionale (la risposta vale per qualsiasi localizzazione), in particolare le autorizzazioni da parte ASL, tempi minimi per la estumulazione ecc… Le Regioni dove è possibile l’uso di loculi aerati per legislazione regionale sono: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Piemonte.
D) Bisogna prevedere il tutto nel regolamento di polizia mortuaria, previo parere ASL, che potrebbe dare particolari prescrizioni
E) I loculi aerati funzionano solo se c’è un movimento d’aria; ad esempio non sono utilizzabili in locali sotterranei o dove non vi siano escursioni termiche. Vanno bene, per esempio, in colombari che siano esposti a sud su un lato e a nord sull’altro.
Per un confronto fra i costi di una procedura con loculo aerato rispetto ad uno tradizionale, si può fare riferimento allo Schema di confronto allegato, con l’avvertenza che i costi espressi rappresentano unicamente degli ordini di grandezza e devono essere adattati alle singole realtà.
IL LOCULO AERATO – FUNZIONAMENTO
Dai primi giorni dopo il decesso, i processi putrefattivi del cadavere determinano la produzione di liquidi e gas. I primi tendono a corrodere i cofani metallici, i secondi determinano una sovrappressione interna al cofano metallico stesso che per tale ragione riceve generalmente il montaggio di una valvola depuratrice apposita (viene collocata nella parte interna del copercio in zinco da saldare). Inoltre, le escursioni termiche stagionali provocano, all’interno dei loculi, situazioni che, combinate con gli effetti di cui sopra, possono ulteriormente incidere a determinare deleterie rotture del cofano metallico e quindi al percolamento dei liquami cadaverici nella cassa lignea e da questa fuoriuscire spandendosi sulla soletta del loculo.
Questo accade molto frequentemente.
Quando tale fenomeno si unisce ad una tumulazione, ovvero chiusura del loculo, eseguita non accuratamente (poco sigillante) o a causa di altre coincidenze (es. un corrugato della linea elettrica posizionato sulla soletta del loculo e non in alto a parete o sul soffitto, in modo da determinare la dispersione fuori loculo di tali liquidi), accade che in vicinanza del loculo si avvertono odori nauseabondi e, in taluni casi possono presentarsi anche percolazioni esterne di liquami.
Nei loculi tradizionali (che chiameremo stagni ma che perfettamente stagni non risultano essere) queste possibili pressioni, perdite di liquami e/o fuoruscita di miasmi vengono contrastate con l’uso di una bara altrettanto “stagna” e cioè con una controcassa in zinco sigillata cioè con coperchio saldato a stagno: tentativi di resistenza a naturali processi.
Al contrario il loculo aerato non contrasta la sovrappressione, ma la lascia sfogare l’aria all’esterno del loculo filtrando i gas d’uscita in modo da evitare odori sgradevoli, e tratta i liquami fuorusciti raccogliendoli in una vasca sotto cofano (capace di raccogliere circa 50 lt. di liquidi) e trattandoli con appositi prodotti solidificanti ed adsorbenti. Non serve quindi la controcassa in zinco.
In questo modo la stessa pressione dei gas di putrefazione instaura un circolo d’aria tra interno loculo ed ambiente esterno che permette la mineralizzazione completa del cadavere in quanto batteri e processi chimici invece di essere rallentati o sopraffatti, possono naturalmente svolgersi, consentendo, in meno tempo di quanto occorra per un corpo inumato, ovvero in circa 5-6 anni, la completa mineralizzazione, contro, per i cadaveri tumulati tradizionalmente, una situazione di mancata mineralizzazione fra il 70 e il 90% anche dopo 30 – 40 anni.
Per illustrare al meglio questa tecnologia di seguito si propone uno schema di sezione di un loculo in cui è documentata la dotazione di elementi fondamentali per agevolare e garantire l’arieggio dell’interno loculo (filtro e foro) e il presidio anti-dispersione di liquidi che inevitabilmente avviene (una vasca di contenimento sotto la cassa).
Si consideri dunque che nulla cambia rispetto quanto potrebbe avvenire in natura: nonostante si attui un collegamento tra dentro e fuori della bara e del loculo, le prerogative sono quelle della massima igiene. La ottimale sigillatura della lastra che deve essere garantita nella fase di chiusura del loculo, è la condizione che deve consentire che l’arieggio avvenga solo attraverso la valvola di scambio dotata di filtro a carboni attivi di depurazione.
Se non si vuole forare la lapide, basta che questa non sia sigillata e lasci filtrare l’aria della camera fra la lastra e la lapide.
La tipologia di areazione è stata studiata e viene oggi commercializzata in due diverse modalità:
– Loculo areato distinto e cioè con singolo filtro;
– Loculo areato in batteria e quindi una struttura di loculi dotati di un reticolo di condotti di areazione che attraverso filtri centralizzati assicurano buoni volumi di ricambio dell’aria, più o meno “ventilati forzatamente.
Oltre alla soluzione per singolo loculo, esiste anche la soluzione in batteria, dove il filtraggio è centralizzato: funziona con un condotto di aerazione unico sul retro di una colonna di loculi che porta tutti gli sfoghi ad un unico filtro.
La soluzione singola è più flessibile e si adatta in particolare per il recupero di loculi con concessione scaduta, o per soluzioni in cui parte dei loculi sono aerati e parte no; la seconda presuppone una nuova costruzione, in cui tutti i loculi siano aerati.
La redazione preferisce la soluzione singola, più flessibile e che si adatta ad essere utilizzata con gradualità, e che può in ogni momento essere modificata da tradizionale a areato o vice versa, magari incrociandosi con le richieste di posizionamento del loculo nel colombario.
Le regioni che hanno legiferato in merito, ad oggi, sono Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Marche e Veneto. La regione Toscana punta sulla soluzione singola; in Lombardia si sono sperimentate da poco soluzioni in batteria (es,: Comune di Chiari).
Nelle altre regioni che ad oggi ancora non hanno provveduto a considerare il loculo areato, è possibile richiedere al Ministero della Salute deroga alla normativa nazionale per l’uso di loculi aerati e della cassa per la tumulazione priva della controcassa in zinco, ai sensi dell’art. 106 del DPR 285/1990.