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Loculo concesso a due diversi concessionari
Cosa fare se un loculo e’ stato concesso erroneamente a due persone diverse? Il concessionario della seconda assegnazione ha occupato con salma il loculo. Entrambi non vogliono rinunciare alla concessione. Il primo assegnatario richiede la disponibilità del loculo mentre il secondo non vuole liberarlo.
Custode cimitero
PREMESSA
La concessione cimiteriale può essere rilasciata anche “co-intestata” a “due diversi fondatori di sepolcro” ma quando si tratta di loculo ad un posto salma la questione dovrebbe essere evitata subito, direttamente dall’ufficio comunale preposto in quanto inevitabilmente sarà una condizione di problemi. Potrà esserci caso in cui la co-intestazione risolve magari l’aspetto di età (es. figlio non maggiorenne del defunto) o risolve l’aspetto economico (il parente diretto del defunto non ha condizione economica per risolvere l’intero funerale ed un parente o un amico, interviene in aiuto.
CASO SPECIFICO
IL DPR 285/90 non delinea, ne’ codifica in modo esaustivo l’istituto della revoca demandandone, implicitamente, la piena attuazione ai regolamenti comunali di polizia mortuaria. La revoca e’ attuabile quando sussista un interesse pubblico prevalente (es. la necessità’ di riacquisire al patrimonio un lotto di terreno, perché, ad esempio vi si deve realizzare un viale per accedere ad un ampliamento o costruire servizi o addirittura una nuova camera mortuaria). La giurisprudenza ritiene, nella fattispecie, il diritto del privato un diritto affievolito nei confronti del comune. (TAR Campania Sez. III, 15/01/87 n.14, C.S. Sez. V 01/06/1949 n.458, C.S. Sez. V 16/12/50 n. 1289). In tal evenienza occorre riservare un’altra sepoltura, loculo o tomba, equivalente alla prima.
Occorre esaminare il Regolamento di Polizia mortuaria comunale vigente per verificare cosa prevede per tale condizione. Nel caso vi fosse una lacuna riguardo l’istituto della revoca, si deve riformulare l’articolo che contempli anche casi palesi come quello in descrizione. La modifica al Regolamento deve essere approvata dal Consiglio Comunale previa acquisizione dei pareri di rito, nel Ns. caso quello dell’Azienda Sanitaria Locale.
In questo caso si evidenzierà che la “revoca della concessione” è atto dovuto a cui ricorrere in quanto è manifesta l’impossibilità di esercitare il diritto di sepoltura da parte di entrambi i due co-intestatari nei confronti delle due distinte famiglie delle quali loro (per ciascuno) rappresentano i fondatori del sepolcro; sepolcro unico che non può essere suddiviso in almeno due distinte sepolture come da DPR 285/1990 vigente: cioè se le famiglie sono diverse anche la semplice introduzione di Cassetta con resti ossei o di Urna cineraria diventa un problema in quanto che per aprire (smurare) il loculo occorre non solo l’assenso del concessionario ma anche quello del familiare diretto del defunto, pertanto è chiaro quanto sia insolvibile altrimenti la condivisione in atto.
Una volta revocata la Concessione del loculo il Comune provvede a rilasciare due nuove concessioni per due loculi con caratteristiche analoghe a quelle del loculo “erroneamente” rilasciato.
A questo punto il Comune dovrà operare il trasferimento del defunto dal loculo oggetto di revoca, a proprie spese, operando una “estumulazione” ed eseguire una nuova tumulazione nella nuova sepoltura rilasciata al concessionario “A” originario.
CHIARIMENTI
• Nel caso in cui, durante l’esecuzione del trasferimento del defunto (feretro) si dovesse verificare che il feretro stesso non dovesse risultare a norma (ovvero senza più la caratteristica di feretro stagno, l’onere e l’operazione di “rifasciatura” è obbligatoria ed unicamente in capo come onere e compito alla famiglia del defunto.
• Si suggerisce che le due nuove concessioni, a costo zero nei confronti dei concessionari abbiano la durata identica e comunque pari alla concessione originariamente rilasciata, quindi il tempo di durata sarà il tempo previsto da regolamento comunale meno il tempo trascorso di cui si è già usufruito.
• Il procedimento (a parte l’eventuale adeguamento normativo del Regolamento di Polizia mortuaria comunale che spetta al Consiglio Comunale) è in parte di natura giuridico-economica, in parte di natura giuridico-amministrative ed in parte anche di natura tecnica; è necessario che a riguardo ci sia una Deliberazione di Giunta comunale per governare e coordinare tutte le questioni di natura giuridica, economica e tecnica. Ovviamente gli atti specifici saranno in capo ai Responsabili d’Ufficio delegati ai distinti compiti.