Sepolcro famigliare o ereditario
una mia zia nel 1974 ha costruito 4 loculi cimiteriali su terreno in concessione perenne dal comune di Teramo. Nel 1977 mia zia, sposata e senza figli, è deceduta lasciando incarico di sepoltura al sottoscritto nipote figlio di suo fratello lasciando copia del contratto di acquisto dei loculi al fratello designandolo, a voce, come erede dei loculi stessi. In questi 40 anni sono stati sepolti in quei loculi sia mio padre che mia madre, senza alcuna contestazione da parte del comune. Io e mia moglie abbiamo accudito le tombe in oggetto in questi 40 anni. Il marito della zia alla morte della moglie si è trasferito in Sicilia suo paese Natale, dove è deceduto negli anni ’80 senza lasciare alcuna indicazione sul suo diritto sui loculi stessi. La zia aveva altri due fratelli emigrati negli Stati Uniti con tantissimi nipoti di cui si ignora tutto e una sorella anch’essa deceduta lasciando un figlio residente in altra località e che non ha mai neanche fatto visita alla tomba della zia.
La domanda è questa:
A) Chi può avanzare diritti sui loculi lasciati da mia zia?
B) Poiché sto costruendo una tomba di famiglia vorrei traslarvi i resti di mia zia, mio padre e mia madre: posso?
C) Posso disporre dei loculi inutilizzati e cederli a terzi o al comune?
Privato
Prima di tutto bisogna verificare se il sepolcro è famigliare o ereditario; in genere questo viene specificato nella concessione, con identificazione degli eventuali eredi.
– Nel caso di sepolcro famigliare il diritto di sepoltura si trasmette iure sanguinis, ovvero possono essere sepolti solo i famigliari e loro affini (marito/moglie).
Se non diversamente disposto dal Regolamento di polizia mortuaria comunale, per giurisprudenza prevalente coniuge o convivente more uxorio e discendenti diretti e relativi coniugi, in qualche sentenza anche i fratelli/sorelle del fondatore.
Per vedere a quale gradi di parentela si trova il soggetto, si veda il documento Gradi di parentela.
– Nel caso di sepolcro ereditario, oltre al fondatore, possono essere sepolte le persone specificatamente indicate dal fondatore, e una volta estinte, gli eredi designati e loro discendenti e affini.
Nel caso specifico, supponendo che il sepolcro sia famigliare, come generalmente è, i parenti più prossimi sono i fratelli della zia (secondo grado); lei e il figlio della sorella siete di terzo grado.
A) Hanno diritto ad essere sepolti tutti i familiari individuati e loro affini e discendenti in ordine di morte, ovvero chi prima muore prima viene sepolto
B) per la movimentazione delle salme decidono all’unanimità i parenti più prossimi, ovvero i due fratelli. Nel caso riusciste a dribblare questo problema per irreperibilità o altro, comunque dovete essere concordi lei e il figlio della sorella, che avete pari titolo.
C) Non è possibile fare oggetto di lucro di un sepolcro, per cui i suoi zii (ma non lei) che sono gli aventi titolo, non possono cedere a terzi il sepolcro, ma solo o rinunciare e restituirlo al comune (gratis), o retrocederlo al Comune (a pagamento), ammesso che sia previsto dal regolamento, sempre che il Comune sia interessato all’operazione. Per opzioni diverse bisogna vedere cosa dice il regolamento.
Perché si configuri la condizione di sepolcro ereditario al fratello suo padre, bisogna dimostrare che questa era la volontà della defunta, e, in mancanza di scritture, mi sembra difficilmente dimostrabile.