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A chi spetta la manutenzione di un loculo dopo la morte del concessionario
Mio padre aveva comprato la concessione di un loculo alla morte di mia madre. La concessione è stata data per 99 anni. Alla morte di mio padre io continuo ad occuparmi della manutenzione della tomba. Ho 2 fratelli e uno ha 2 figli. Alla mia morte chi dovrà occuparsene? A chi rimane il loculo e per quanto tempo?
Privato
Presumibilmente il loculo è stato costruito dal Comune e “affittato” per 99 anni al concessionario originale, fondatore del sepolcro, il padre.
Da vedere se nel contratto di concessione il posto salma è riservato alla moglie o può essere utilizzato anche da altri familiari del fondatore.
Non c’è nessuna eredità, in quanto la concessione non si eredita, si eredita nel caso il manufatto se costruito dal privato, e in questo caso subentrano come titolari della concessione gli eredi.
Morto il fondatore, subentrano i familiari, discendenti in questo caso, come titolari della concessione, ovvero responsabili del rispetto dei patti contrattuali, della manutenzione e della riconsegna al Comune del manufatto libero da resti, con liberazione a carico dei familiari o del Comune a seconda di quanto previsto nell’atto di concessione.
Quindi al momento sono responsabili della manutenzione i 3 figli del fondatore, per 1/3 ciascuno.
Se ne morisse uno, i superstiti sono responsabili della manutenzione per 1/2 ciascuno. Morti tutti subentrano i figli.
Nessuno è costretto ad accettare di essere responsabile della manutenzione, ma in questo caso deve dichiarare al comune che intende abbandonare la tomba e rinunciare ad eventuali suoi diritti. Se rimangono discendenti, questi si accollano le spese di manutenzione. Se non rimane nessuno, la tomba viene svuotata e i resti versati nell’ossario comune e il Comune può riassegnarla.
Se rimane come responsabile del sepolcro almeno un discendente che non abbia rinunciato, la tomba rimane in concessione per 99 anni.