Tomba di famiglia – Subentro di erede
E’ stata fatta richiesta di subentro nella concessione di un’area cimiteriale su cui è stata costruita, 30 anni fa, una tomba di famiglia dove è tumulato (a suo tempo) il coniuge della concessionaria appena deceduta. Non hanno figli. un nipote, dichiarandosi EREDE, chiede il subentro nel contratto di concessione. Il regolamento di polizia mortuaria non regolamenta i subentri, quindi io posso chiedere un atto notarile che certifichi tutti i nominativi dei nuovi aventi titolo (io non ne sono a conoscenza) gli eventuali rinunciatari alla concessione ed eventualmente chi se ne asume l’onere?
Comune di Covo (BG)
Se il regolamento di polizia mortuaria non identifica cosa si intende per familiari del concessionario, per giurisprudenza sono familiari i discendenti.
In questo caso non ci sono discendenti per cui la famiglia si considera estinta.
A questo punto possono subentrare gli eredi, e la tomba da familiare diventa ereditaria, con la conseguenza che gli eredi subentrano nella concessione e:
– hanno l’obbligo della manutenzione della tomba
– possono essere sepolti loro e familiari nei loculi rimasti vuoti per premorienza, ovvero chi prima muore prima viene sepolto fra tutti gli aventi diritto
– non possono svuotare i loculi occupati né movimentare le salme sepolte.
La concessione rimane quella originaria, compreso la scadenza.
Poiché una tomba di famiglia di solito non appare nemmeno nei testamenti formalizzati, in mancanza di un testamento, si intende che subentrano come eredi i parenti di grado più prossimo, a pari diritti.
Pertanto il Comune deve identificare chi siano questi parenti e farsi fare una richiesta di subentro da tutti o da uno di questi a nome di tutti purché abbia una procura o rinuncia formale da parte degli interessati. Il subentro consiste in una voltura, ovvero nel cambio di intestazione della concessione.
Quindi la richiesta di un atto notarile è giustificata.