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Tomba gentilizia in cimitero privato
Qualche dieci anni fa mi è stato concesso tramite scrittura privata dal priore amministratore di un cimitero privato la concessione di una tomba gentilizia a tempo indeterminato. Dal canto mio, versavo un ingente importo quale “contributo volontario” per la manutenzione del detto cimitero.
Mi hanno detto, invece, che detta concessione non vale nulla; chi ha competenza nel decidere la concessione a privati di tombe gentilizie di cimiteri privati?
e poi, necessaria la forma dell’atto pubblico?
Puo’ richiedere che il rapporto venga formalizzato con atto notarile, ma dipende dalla volonta’ della controparte. In ogni caso anche una scrittura privata è valida e puo’ essere fatta valere in sede giudiziaria.
Il controllo sulle concessioni fatte a Misericordie, Associazioni, Congregazioni e simili all’interno dei cimiteri comunali, e a maggior ragione sui cimiteri privati costruiti prima del 1934 (dopo sono illegittimi) spetta al Comune, che deve approvare e vigilare sugli statuti delle associazioni e sui rapporti fra queste e gli associati, ma la concessione viene fatta dal gestore della concessione all’Associazione all’intero del cimitero o dal gestore del cimitero privato secondo il suo regolamento (approvato dal Comune).
Dopo il 1934 fuori dai cimiteri possono essere costruite solo tombe gentilizie con le caratteristiche che si possono vedere nella risposta al quesito “Cimitero privato”
che sono riservati solo ai famigliari del fondatore o ai membri di associazioni religiose quali i frati di un convento e non possono essere aperti al pubblico.