Un caso di sparizione di tomba di famiglia
Da tempo mi arrovello per quanto accaduto alla mia tomba di famiglia nel cimitero del comune di Varese Ligure (SP).
Il giorno del funerale di mia madre, nata in quel comune (1922) e ivi sotterrata il 29/01/2005, durante la cerimonia di inumazione in terra come da sua scelta, mi accorgo che poco distante è sparita la mia tomba di famiglia (ormai completa di feretri) e sostituita da una tomba di altra famiglia tra l’altro più grande. Ovviamente penso che i miei familiari che la occupavano siano finiti senza essere avvisato dal Comune, nell’ossario.
Molti in Varese Ligure dove sono venuto a risiedere nel 2010, mi hanno suggerito di fare “qualcosa” considerato che a molti di loro la situazione non quadra e nemmeno piace (come a me).
Carlo Maria Nicolini
Sua madre venne inumata in Campo Comune.
Trattandosi di sepoltura in terra, la legge stabilisce (DPR 285/1990 art. 82 comma 1) che dopo 10 anni d’inumazione il Comune deve provvedere alla esumazione per raccoglierne i Resti Ossei al fine di rendere disponibile, il campo di sepoltura ad altre inumazioni (richiamiamo gli artt 15 e 17 del vigente Regolamento comunale di Polizia mortuaria).
1) Ossario comune in mancanza di disposizioni dei famigliari
2) Ossario o loculo per ossari
3) Loculo per cadaveri, ad es. nel caso in cui sia stato acquisito precedentemente per la sepoltura di altro parente (ovviamente già avvenuta), quindi ricorrono le condizioni per poter ricoverare in tale “sepolcro” anche le suddette “ossa” (vedasi artt. 36, 39, 40 e 43 del Reg. comunale);
4) Tomba di Famiglia.
Suggeriamo di avanzare la richiesta di esumazione ordinaria dei resti di Sua Madre, essendo a tutt’oggi trascorsi più di 10 anni di sepoltura, evidenziando di voler riporre (seppellire) tali resti ossei nella Tomba di Famiglia “Nicolini”.
In tal modo potrete richiedere sia materiale documentale (accesso agli atti ai sensi della Legge 241/1990) di quanto non sia più in Vs. possesso di documenti relativi alla Tomba e per conoscere cosa sia accaduto della Vs. Tomba di Famiglia: atterrata o demolita e/o assegnata ad altro Concessionario e perché per quali motivi e con quali atti!
Oggi è escluso il reato di “vilipendio” di cadavere sui deceduti che hanno maturato un periodo di sepoltura in loculo di almeno 20 anni, ma se l’estumulazione dei cadaveri dalla tomba di famiglia fosse stata fatta prima del 11/09/2003, entrata in vigore del DPR 254/2003, e se posteriormente uno dei cadaveri fosse stato sepolto da meno di 20 anni, lei potrebbe sporgere denuncia penale per “vilipendio di cadavere” nei confronti di chi ha autorizzato la estumulazione dei feretri presenti nella tomba. L’art. 87 del medesimo DPR 285/1990 recita “E’ vietato eseguire sulle salme tumulate operazioni tendenti a ridurre il cadavere entro contenitori di misura inferiore a quello delle casse con le quali fu collocato nel loculo …”
Il DPR 285/1990 all’art. 86 (estumulazione cioè estrarre un feretro da un loculo anche di tomba di famiglia), al comma 1, dispone che “Le estumulazioni, quando non si tratti di salme tumulate in sepolture private a concessione perpetua, si eseguono allo scadere della concessione e sono regolate dal Sindaco”: Lei o sua madre avete ricevuto comunicazioni a riguardo? Eravate rintracciabili?
Altro elemento da non sottovalutare sono eventuali “autocertificazioni” effettuate da altri non parenti o da altri parenti che hanno escluso sua madre quando era ancora in vita ovvero Lei nel caso sua madre non fosse più in condizioni di “intendere e volere” o in quanto figlio e quindi discendente diretto della famiglia Nicolini.
Il Comune non ha compiuto l’onere di diligenza di appurare che le eventuali auto-dichiarazioni fossero mendaci, pur sapendo che sua madre era cittadina residente e/o Lei, suo figlio, ne faceva le veci, almeno fino al decesso nel 2005 e poi come discendente diretto dei fondatori del sepolcro.
Il Comune dovrà rispondere a riguardo.
Quindi si verrà a conoscere se per caso fosse scaduta la concessione, oppure se la Tomba di Famiglia fosse in condizioni di manutenzione di far presupporre ad un “abbandono di sepolcro” o se altri non aventi diritto hanno dato disposizioni in merito.
Non appena avrà ottenuto dati, riscontri, informazioni e copie documentarie delle quali non è in possesso dal Comune, su Sua richiesta di accesso agli atti ai sensi della Legge 241/1990 sarà opportuno individuare un avvocato al quale dare mandato di attivare un procedimento risolutivo.
Molti maggiori dettagli si possono trovare nella risposta completa.