3
Vendita a privato di una tomba di famiglia
Ho provveduto a spostare una salma in altro comune, e tre salme miei genitori e suocero, a cremare. E’volontà di cedere la concessione ad un privato. quale è la prassi? il comune in questione è Nichelino.
Non ci è chiaro casa sia il posto vergini e il senso del quesito.
In generale comunque, esiste un tariffario che quantifica sia le concessioni che il costo delle operazioni di necroforia.
Queste operazioni o sono fatte direttamente dal Comune o tramite una impresa o cooperativa e comunque in genere vanno pagate al Comune.
Per maggiori chiarimenti si contatti la redazione (vedi in “contatti” nel banner).
Was this answer helpful?
LikeDislikeCHI DEVE SCAVARE E PREPARARE IL POSTO VERGINI ? IL COMUNE O CHI LO COMPRO ?
Was this answer helpful?
LikeDislikeLa concessione è stata rilasciata per la realizzazione di un sepolcro FAMILIARE “jure sanguinis” che prevede la sepoltura dei diretti discendenti, ascendenti, collaterali ed affini, fino al massimo del 6 grado di parentela (vedasi art. 43 del vigente Regolamento comunale) rispetto al Fondatore del Sepolcro cioè la Persona a cui venne rilasciata la concessione. Nessun’altro potrà dunque esservi sepolto e il Comune, ai sensi dell’art. 92 comma 4 del DPR 285/1990, non può acconsentire alla sepoltura di persone estranee alla famiglia se non specificatamente indicate al momento del rilascio della concessione originaria.
La cessione tra privati non si può fare: comporterebbe illeciti amministrativi e violazioni penali.
L’unico modo legale per restituire la concessione è consegnare al Comune il manufatto cimiteriale costruito dalla sua Famiglia sul terreno concessovi a suo tempo, ai sensi degli artt. 47, 48 e 49 (Rinunce di concessioni) del Regolamento comunale di Polizia Mortuaria.
Il Regolamento non è chiaro al riguardo, ma la concessione si compone di 2 parti:
– la concessione d’uso di area di proprietà comunale per la realizzazione di manufatto per la sepoltura privata dei familiari;
– il bene patrimoniale (Manufatto edilizio costruito) che era conseguenza ed obbligo costruire, pena la decadenza della concessione stessa.
Ora il Comune dovrebbe porre rimedio alla carenza normativa, che di fatto risulta evidente, per incamerare un bene patrimoniale realizzato sul terreno concesso, sempre che sia disposto a farlo.
Le modalità sono quelle di richiedere una Perizia tecnica di stima del valore dell’immobile da riconoscere, sulla base della quale poi provvederà a ri-assegnare la Tomba stessa ad altra Famiglia richiedente: quindi il Comune provvederà a liquidare il valore stimato a Lei e poi provvederà alla riassegnazione di un bene secondo le modalità di legge che nella fattispecie potrebbe essere quella di ricorrere all’assegnazione tramite Bando Pubblico. Assegnazione che potrà avvenire sulla base di prezzo offerto o meglio ancora sulla base delle esigenze familiari che potranno manifestarsi in ordine a recupero di posti salma in loculo ecc..
Il Comune non ha motivo di non riconoscere l’equo compenso del manufatto che sarà restituito, in quanto lo stesso edificio funebre sarà poi ri-assegnato ad altra famiglia quindi non si palesa una condizione di spreco di denaro pubblico.