Iscrizione su tomba di famiglia
Nel 1984 è stata stipulata dal Comune di Larino una concessione di area cimiteriale per la realizzazione di una cappella gentilizia a n.2 concessionari al 50%. Oggi uno di questi chiede di apporre sulla facciata della cappella il suo cognome. I rapporti tra il richiedente (titolare del 50%) e l’erede del fondatore (titolare del restante 50%) non sono buoni (ex coniugi). Si chiede se il comune può rilasciare l’autorizzazione all’apposizione del cognome al richiedente titolare al 50% senza il consenso del titolare del restante 50% (ex coniuge).
Comune di Larino (CB)
La materia dovrebbe essere definita nel regolamento di polizia mortuaria.
Nel caso non lo fosse, si fa riferimento a quanto previsto nella concessione.
In merito dispone l’intestatario della concessione, ovvero il fondatore del sepolcro.
In questo caso, se la concessione è stata firmata da 2 concessionari a nome di 2 famiglie distinte, ovvero nella concessione si fa riferimento a due cognomi, (oppure sono stati redatti 2 atti distinti di concessione), ciascuna famiglia può iscrivere sulla tomba il proprio cognome, e il comune indicherà, nella autorizzazione, come dovranno essere apposti, come posizione e grandezza.
Se uno degli intestatari non volesse apporre il suo cognome, libero di farlo, ma non può impedire all’altro di apporre il suo.
Se però nella concessione si fa esplicito riferimento che la tomba viene fondata per una sola famiglia, solo questo cognome va apposto qualora non vi fosse concordia fra i concessionari.
Approfondimenti e considerazioni di carattere generale si possono trovare nella risposta completa.