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Lapide di tomba scomparsa e resti ossei non reperibili
Nel riquadro (campo) del cimitero é riportata la sepoltura nel 1872 ma nn si trova la lapide. Posso richiedere di rifare la lapide?
Privato
Posted by La redazione on 06 Settembre, 2023 in Lapidi, Resti ossei | 1 comment
Nel riquadro (campo) del cimitero é riportata la sepoltura nel 1872 ma nn si trova la lapide. Posso richiedere di rifare la lapide?
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Da informazioni ricevute sembra che la situazione sia la seguente:
il Comune non riesce più a ritrovare i resti ossei che stavano nella tomba ed è sparita la lapide.
Stante l’epoca si suppone che la tomba sia perpetua e giace in un campo di tombe monumentali d’epoca.
Il Comune è responsabile della custodia cimiteriale e pertanto deve rispondere se sparisce una lapide da una tomba e tanto più se sparisce o non si trova più una cassetta resti ossei, e rimane il fatto che quella è una sepoltura privata in cui a causa di una mancanza di custodia si è creata una situazione cui bisogna porre rimedio, a oneri del Comune.
Nel caso di eredi o familiari del fondatore (come definiti nel regolamento) viventi, vero che sui sepolcri si possono mettere solo iscrizioni relative ai defunti sepolti, ma la mancanza (grave) del Comune non può essere fatta ricadere sul cittadino.
Pertanto il ripristino di una lapide che riporti i dati iniziali non solo è possibile, ma a nostro avviso è anche a carico del Comune.
Vista la monumentalità del campo è necessario chiedere il parere della Soprintendenza; magari ci fossero delle foto della lapide originaria!
Un problema però è stabilire chi ha diritto di chiedere il ripristino.
Gli aventi titolo a riguardo sono gli eredi del fondatore del sepolcro, a meno che non fosse estinta la famiglia.
Nel caso di estinzione della famiglia, se l’ultimo discendente avesse nominato un erede, spetta a questi di garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria della Tomba (e nel caso chiedere il ripristino), altrimenti non esiste più nessun avente titolo e il Comune può incamerare la tomba, liberarla dai resti ossei versandoli nell’ossario comune e rendendo disponibile la tomba per altre sepolture, a seguito di una procedura di decadenza.
Facendo credito di buona fede al Comune, stante che i resti sono irreperibili e la lapide rimossa, potrebbe essere stata la constatazione di famiglia estinta a spingere il Comune ad agire così.
In questo caso va chiarito con gli uffici addetti che procedura ha seguito il Comune nella sua azione; nel caso di estinzione della famiglia e mancanza di eredi, occorre sempre e comunque avviare (da parte degli Uffici cimiteriali comunali) la procedura di decadenza ai sensi del DPR 285/1990 art. 63 e/o art. 92 ovvero del Regolamento di Polizia Mortuaria comunale.