Rottura lapide durante le operazioni di estumulazione
Premetto che sul nostro regolamento non c’è niente in merito che disciplini la materia riguardanti affissioni o smontaggio lapidi.
A fronte di una richiesta di tumulazione in un loculo cimiteriale (non manufatto privato) per inserirvi le ceneri di un secondo defunto, l’operaio cimiteriale nello smontare la lapide la stessa si rompe. Il cittadino giustamente arrabbiato, chiede o il risarcimento del danno o il ripristino di una nuova lapide a spese del gestore. E’ corretto che il gestore cimiteriale risarcisca il richiedente o provveda all’acquisto di una lapide nuova?
Quali sono le indicazioni in merito?
Edith Novo
Chi rompe paga.
L’onere di ripristinare la situazione preesistente alla rottura è del datore di lavoro dell’operaio che ha rotto la lapide, ma i rapporti fra le parti dipendono dalle modalità di gestione dell’operazione.
Il cittadino otterrà il risarcimento dal Comune, nel caso in cui avesse chiesto di eseguire l’operazione allo stesso, che eventualmente si rivarrà sul gestore/operatore di cui si è servito.
Nel caso il concessionario si fosse rivolto direttamente all’operatore senza passare per il Comune, il danno deve essere ripristinato dalla ditta esecutrice.