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Estumulazione – procedura
Qual’è l’esatta procedura per l’estumulazione da loculo di una sepoltura ventennale già scaduta. I familiari hanno dimostrato disinteresse e non vi è la possibilità di trovarne altri perchè la defunta non aveva residenza presso il nostro Comune.
Comune di Casarano (LE)
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L’operazione consiste nelle seguenti fasi:
– lievo della lapide: in genere viene accantonata fra i rifiuti speciali per essere demolita/avviata a discarica o recupero; qualche volta viene riutilizzata come identificativo in campo inconsunti, adeguatamente fissata
– demolizione della lastra, da avviare a discarica o recupero assieme alla lastra
– rimozione del feretro; in genere si usa un momtaferetri e una barella per gli spostamenti orizzintali. Per la movimentazione di una cassa occorrono 4 persone per normativa antinfortunistica. Nel caso di cassa scoppiata, operare in sicurezza igienica e sanificare
– verifica delle condizioni igieniche del loculo e igienizzazione (liquami) con appositi prodotti
– apertura della doppia cassa;
A) caso di resti inconsunti, in genere corificati o mummificati, qualche volta saponosi.
Si leva il coperchio della cassa in zinco e si fanno dei tagli sulla cassa in zinco in modo da favorire la mineralizzazione e si inuma la cassa in campo inconsunti. Dopo 5 anni (o 2 se si usano nel terreno/cassa prodotti incentivanti la mineralizzazione) si può esumare i resti, diventati resti ossei, e sistemare le ossa in cassetta resti ossei con destinazione finale ossarino/loculo, se richiesto dagli aventi diritto; in caso contrario, versamento delle ossa in ossario comune. In questo secondo caso è opportuno mantenere per un certo tempo le ossa in forma distinta (es.: un sacco identificato) in camera mortuaria in modo che se i parenti ci ripensano possano collocarle in ossarino o loculo, e dopo tale periodo versarle in ossario comune.
B) caso di resti mineralizzati; si salta la fase campo inconsunti e si segue la stessa procedura.
Nel caso specifico:
dopo 20 anni saremo sempre nel caso A)
Se avete avvisato che si sarebbe fatta una estumulazione ordinaria anche solo appendendo l’avviso sul posto per qualche mese, specie in casi di disinteresse o irreperibilità si procede tranquillamente.
Le esumazioni ordinarie sono regolate da una ordinanza sindacale una tantum e in genere non si fanno singolarmente ma raggruppate periodicamente.
Dall’esame del vostro tariffario il pagamento delle operazioni relative alla procedura di estumulazione, per mancanza di specifica tariffa, risultano a carico del Comune. Si consiglia di adeguare il Regolamento di PM e il tariffario specificando condizioni e prezzi delle varie operazioni.
Quanto al vostro tariffario, in generale si nota come presumibilmente le entrate non coprono neppure i costi diretti; ai sensi dell’art. 117 del T.U. Enti Locali (1), le tariffe devono coprire tutti i costi, fino allo smaltimento dei rifiuti, e pertanto si configurerebbe il Danno Erariale, che dovrebbero pagare gli Amministratori (Sindaco e Giunta). Si rischia che il primo Consigliere di opposizione che se ne accorge e chiede chiarimenti, metta in crisi la Giunta e pertanto si consiglia una verifica in merito.
(1) Dispositivo dell’art. 117 TUEL
1. Gli enti interessati approvano le tariffe dei servizi pubblici in misura tale da assicurare l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento e della connessa gestione. I criteri per il calcolo della tariffa relativa ai servizi stessi sono i seguenti:
a) la corrispondenza tra costi e ricavi in modo da assicurare la integrale copertura dei costi, ivi compresi gli oneri di ammortamento tecnico-finanziario;
b) l’equilibrato rapporto tra i finanziamenti raccolti ed il capitale investito;
c) l’entità dei costi di gestione delle opere, tenendo conto anche degli investimenti e della qualità del servizio;
d) l’adeguatezza della remunerazione del capitale investito, coerente con le prevalenti condizioni di mercato.