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A chi spetta il ripristino del terreno e del copritomba in caso di cedimento del terreno?
Si tratta di tomba in fossa in campo comune su cui è stata posata una lastra copritomba e dove c’e’ stato un cedimento del terreno e un dissesto del copritomba.
a chi spetta il ripristino del terreno e del copritomba in caso di cedimento del terreno?
Privato
Il cedimento del terreno generalmente deriva da un assestamento del tumulo che avviene nelle prime settimane dalle sepoltura in terra. Accade, dopo un lasso di tempo maggiore ma che generalmente avviene entro i primi 6/7 mesi che la pressione del terreno esercitata sul feretro faccia cedere il coperchio ligneo della bara. E’ buona cosa per la corretta consunzione del cadavere. Purtroppo però determina che in superficie si crea un avvallamento che andrebbe puntualmente riempito e livellato.
E’ per tali avvenimenti che quasi tutti i comuni prevedono nel proprio regolamento comunale di polizia mortuaria che l’apposizione della lapide e del copritomba definitivo (in genere in pietra o in marmo) avvenga solo dopo questo “congruo periodo di tempo iniziale di sepoltura” che può essere considerato tra 6 mesi e max un anno. Difatti la sepoltura è una operazione a pagamento mentre non è a pagamento l’occupazione del suolo e quindi della fossa per 10 anni. Questo determina che il cimitero riscuotendo la tariffa di seppellimento in terra garantisce la regolare esecuzione della inumazione che vuole dire anche che provvederà con puntualità alla cura e sistemazione del tumulo qualora si verificassero questi vistosi cedimenti di terreno.
Nel contempo deve categoricamente vietare l’apposizione del così detto copritomba (in legno, in marmo o in pietra) in quanto di impedimento al terreno del tumulo di ricevere la naturale permeazione delle acque meteoriche che consentiranno la naturale compattazione del suolo e quindi lo svolgimento del peso per gravità sul feretro per innescare il corretto avvolgimento del terreno stesso del cadavere per agevolarne la consunzione.
Se il comune avesse consentito anzitempo alla collocazione del copritomba, dovrà gravarsene dell’onere della sua rimozione per provvedere alla corretta riconformazione e compattazione del suolo.
Se il manufatto copritomba invece fosse stato realizzato e posto in opera senza autorizzazione del comune, in questo caso i familiari del defunto hanno l’obbligo di rimuoverlo per agevolare i lavori di “ri-tombamento” del terreno. Se ciò non accadesse il comune non può esimersi dalla esecuzione della corretta manutenzione delle tombe a terra (nei primi 6 mesi max un anno; provvederà direttamente rifacendosi direttamente sui familiari del defunto in forma coattiva con espressa liberatoria su eventuali danni che potrebbero essersi verificati sul manufatto posto sulla tomba se privo di autorizzazione.
Il Comune ha l’obbligo della gestione e sorveglianza dei cimiteri che riguarda l’accoglimento dei defunti (cadaveri, resti e ceneri) l’accoglimento dei familiari e conoscenti dei defunti per la manifestazione della “pietas” ed ha obbligo di vigilare ed effettuare le manutenzioni necessarie ovvero le diffide nel caso di sepulture private non mantenute, intervenendo direttamente nel caso di casi di “pericolo pubblico” nonchè vigilare su eventuali casi di abbandono di sepoltura come previsto del DPR 285/1990.
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LikeDislikeIl compito d’istituto del Comune, come servizio essenziale, si limita alla sepoltura in fossa del feretro, posa di un identificativo sulla fossa, in genere un cippo o una croce, reinterro, esumazione dopo 10 anni e collocamento dei resti ossei in ossario comune, previo reinterro in campo inconsunti per 5 anni nel caso di ritrovamento di resti mortali non completamente mineralizzati, con pagamento delle operazioni da parte dell’avente titolo, o gratuite se sussistono condizioni di indigenza o impossibilita’ di identificazione degli interessati.
Da tener presente che se gli interessati non vogliono pagare le operazioni il comune potrebbe rivalersi, nel caso, sull’eredita’ del de cuius.
Nel caso di cedimento nel primo periodo (in genere 6 mesi) dopo la sepoltura dovuto a posa di copritomba non autorizzato, ne risponde il privato; nel caso di cedimento nel primo periodo senza che vi sia stato posato sopra un copritomba, ne risponde il Comune che si fa pagare l’operazione di inumazione e risponde della corretta esecuzione. Ci sarebbe da discutere se la cassa presentasse caratteristiche di resistenza non adeguate, ma in genere è difficile una valutazione.
Per quanto riguarda il ripristino del terreno dopo che vi è stata posata sopra lapide e copritomba, il Comune puo’ sempre eccepire che il cedimento è dovuto al sovraccarico, o ai tempi/modalita’ di posa, per cui è difficile che ne risponda.
Quanto alle lapidi e lastre copritomba, nonche’ agli arredi, hanno l’obbligo della manutenzione coloro che li hanno fatti posare.
Questi potrebbero fare un contratto col marmista che comprende anche la manutenzione in caso di cedimenti, e in questo caso dovranno provvedere a parte per la ricarica del terreno se il comune non riconosce una concausa.