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Diritto di decidere sulla collocazione del defunto – jus eligendi sepulchrum
Mio fratello, defunto, è stato sepolto nella tomba di famiglia circa 20 anni fa quest’anno.
Mia cognata si è risposata e da mio fratello aveva avuto una figlia ora maggiorenne.
Mia cognata vuole spostare mio fratello nella tomba della sua famiglia, ma mia nipote si oppone, vorrebbe che stesse con i suoi nonni (i miei genitori).
Chi decide? E se mia cognata non si fosse risposata chi avrebbe potuto decidere se vi fosse stato un conflitto tra lei e la figlia? Avrebbe avuto parola mia nipote?
Privato
La persona cui spetta lo jus eligendi sepulchrum, ovvero dove deve essere sepolto un defunto, e’ la persona affettivamente più vicina al defunto e per giurisprudenza consolidata, si intende prima di tutto il coniuge/convivente al momento della morte a meno che non si sia risposato, e in second’ordine genitori e figli del defunto, decisione a maggioranza se prima sepoltura, a meno che nel regolamento di PM non si richieda l’unanimità, unanimità per spostamento.
Quindi in questo caso sembra che la decisione spetti alla seconda moglie, a meno che non si sia risposata; i nipoti della stessa non c’entrano.
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LikeDislikeMia zia unica erede in vita, ha espresso la volontà di estumulare il nonno e di riporlo nell’ossario di famiglia, ed a delegato me perché sono l’unico residente nel comune dove è tumulata la famiglia, se non che il loculo è di proprietà della seconda moglie ed i suoi nipoti si oppongono in quanto affermano che la loro zia ha espresso le volontà di essere tumulata sotto il marito. Ho il diritto o no di estumularlo?
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LikeDislikeDove deve essere sepolto un defunto decide per primo il defunto, e poi, per giurisprudenza consolidata, la persona affettivamente più vicina al defunto.
Questa si intende essere per primo il coniuge/convivente more uxorio al momento della morte, e poi i parenti più prossimi (genitori e figli alla pari) e a seguire i parenti di secondo grado, quali i fratelli/sorelle e così via.
Nel caso il coniuge si risposi, perde la qualifica di coniuge, e il diritto passa ai parenti più prossimi, genitori e figli del defunto, decisione a maggioranza.
In casi particolari può verificarsi che la persona affettivamente più vicina sia diversa.