Jus sepulchri coniuge separato in tomba di famiglia
Mio zio è moto nel 2014 ed è stato sepolto nella tomba di famiglia. Era separato consensualmente ed era residente nel comune dove è stato sepolto. La vedova era residente in altro comune e non ha mai voluto seguire il marito nell’abituale posto di residenza per cui sono stati obbligati alla separazione con l’obbligo da parte del Tribunale di vivere separati ognuno nella propria residenza. Ora chiedo, stante la situazione illustrata, la vedova di mio zio, deceduta nel 2022, aveva diritto di essere sepolta nella stessa tomba di mio zio e chi ha dato l’autorizzazione a tale sepoltura?.
Privato
Il fondatore di un sepolcro lo fonda per sé e familiari.
Chi siano i familiari lo stabilisce la normativa regionale (es.: Lombardia RR 4/2022) o il regolamento di polizia mortuaria; in mancanza si va per giurisprudenza, dove si trovano varie sentenze, ma in genere si considerano familiari i discendenti diretti del fondatore e coniugi/conviventi (1)
La separazione non annulla il matrimonio, per cui il coniuge separato rimane coniuge, e pertanto, a meno che il regolamento di polizia mortuaria comunale non dica qualche cosa in contrasto, la moglie dello zio ha diritto di essere sepolta come tutti gli altri coniugi dei discendenti del fondatore (bisnonni).
(1) La Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 15 maggio – 27 settembre 2012, n. 16430, Presidente Triola, Relatore Falschi, ha rammentato l’orientamento costante secondo cui, (…) “in difetto di una diversa volontà del fondatore, il sepolcro deve presumersi destinato sibi familiaeque suae, con la conseguenza che il diritto alla sepoltura va ritenuto spettante, iure sanguinis, a tutti i di lui discendenti ed ai rispettivi coniugi. (…).