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Tomba di famiglia – ripartizione spese di manutenzione
Abbiamo una cappella gentilizia costruita dal nonno ormai defunto. In vita c’è un unico figlio, poi ci siamo numerosi cugini con le mamme defunte, sorelle dell’unico vivente. come vanno ripartite i costi dei lavori da affrontare.
Privato
Una tomba di famiglia è un oggetto che si può ereditare; la concessione no, rimangono le regole stabilite nella stessa.
Fra gli eredi patrimoniali si instaura un condominio, e si applicano le regole del condominio.
Per quanto riguarda le spese (divisione per millesimi di proprietà) il riferimento è il Codice Civile artt. 1123, 1224, 1125 e 1126.
Per la possibilità di rinunciare all’eredità e non sostenere le spese di manutenzione, il riferimento è l’art. 1104:
(Obblighi dei partecipanti). Ciascun partecipante deve contribuire nelle spese necessarie per la conservazione e per il godimento della cosa comune e nelle spese deliberate dalla maggioranza a norma delle disposizioni seguenti [dall’art. 1105 al 1116], salva la facoltà di liberarsene con la rinunzia al suo diritto.
Il che significa che se qualcuno vuole non partecipare alle spese oltre alla eredità deve rinunciare anche ai propri diritti (di sepoltura); questo si può fare con atto pubblico, in cui chi recede dall’eredità dichiara di rinunciare oltre alla proprietà anche ai propri diritti di sepoltura per sé e suoi discendenti/familiari a favore degli altri eredi in maniera indistinta (ovvero non può passare la sua quota ad un altro).
Non appena avrà comunicato questa sua rinuncia agli altri eredi e al Comune, che, come titolare della custodia cimiteriale deve controllare che poi il rinunciatario non eserciti alcun diritto sulla tomba, non sarà tenuto a sostenere più alcuna spesa di manutenzione.
In mancanza di questa rinuncia, qualsiasi sia le situazione di sepolti, è tenuto a pagare la manutenzione pro quota millesimale, anche se non esercitasse mai i propri diritti; il proprietario di un appartamento è tenuto a pagare le spese condominiali che abbia o meno l’appartamento occupato.
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LikeDislikeAvete il numero della legge, sempre se c’e, dove indica che le spese di manutenzione sono in parti uguali per erede?
Vi espongo il mio problema brevemente: 5 eredi devono pagare un conto per una manutenzione, non ci troviamo d’accordo in quanto alcuni eredi dicono di non voler pagare quanto me perché non hanno il genitore dentro in cappella perché non c’e voluto andare.
Secondo me non importa chi c’e e chi no, siamo tutti eredi lo stesso, non è perché i miei nonni ci sono e gli altri no non sono eredi..
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LikeDislikeComportatevi come se foste in un condominio, stesse regole; potreste anche nominare un amministratore.
Tutto dipende dal tipo di lavori:
– Interventi intesi ad evitare pericoli alla pubblica incolumità
avvertire il Comune che alcuni comproprietari della tomba sono contrari e chiedete che il Comune obblighi gli interessati ad intervenire: in questo caso però se non si interviene si instaura una procedura di decadenza della concessione e la tomba passa in proprietà del Comune, dopo una procedura che non esaminiamo.
– interventi necessari a mantenere il decoro della tomba; stessa procedura che per la piubblica incolumità
– interventi di miglioria che non ledono i diritti degli altri proprietari
possono essere eseguiti a spese di chi è d’accordo anche senza l’assenso degli altri
-interventi di manutenzione ordinaria
a maggioranza di millesimi con recupero forzato da chi non paga
Vedi anche Tombe di famiglia – interventi di manutenzione urgenti
-interventi di manutenzione straordinaria
stesse procedure che per un condominio
Quelli che non vogliono pagare possono rinunciare all’eredità, vedi risposta a Luana.
Per inciso: con 21 eredi e si suppone quasi altrettante mogli + i figli, ma che cos’è questa tomba, un palazzo? ricordatevi che si va ad esaurimento dei posti salma, contando anche quelli già tumulati, per cui quanti degli aventi titolo potranno tumularsi nella tomba? Ricordate che per cremare le salme decidono le persone affettivamente più vicine al defunto all’unanimità, altrimenti non si crema.
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LikeDislikeQuale il Vs parere è consiglio se non si dovesse raggiungere un accordo?
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LikeDislikeLa proprietà della tomba va per quote di eredità.
La manutenzione spetta ai proprietari.
Dai genitori fondatori del sepolcro discendono 7 figli, che ereditano ciascuno 1/7 di tomba.
Da ciascuno dei 7 ereditano i figli, per cui spettano le spese:
– nel caso di 2 figli 1/2 di 1/7 ciascuno
– nel caso di 7 figli 1/7 di 1/7 ciascuno.
Le decisioni vanno prese come se fosse un condominio con quote millesimali di proprietà.
Il diritto di sepoltura è tutta un altra cosa, e spetta a tutti i familiari dei fondatori e si va per premorienza, ovvero viene sepolto per primo chi prima muore fra tutti gli aventi diritto, fino a completamento dei posti salma. Non ci sono posti riservati.
I familiari sono stabiliti nel regolamento di polizia mortuaria o si va per giurisprudenza: La Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 15 maggio – 27 settembre 2012, n. 16430, Presidente Triola, Relatore Falschi, ha rammentato l’orientamento costante secondo cui, (…) “in difetto di una diversa volontà del fondatore, il sepolcro deve presumersi destinato sibi familiaeque suae, con la conseguenza che il diritto alla sepoltura va ritenuto spettante, iure sanguinis, a tutti i di lui discendenti ed ai rispettivi coniugi. (…).
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LikeDislikesiamo eredi di una sepoltura gentilizia di famiglia.
Siamo 21 cugini che sono subentrati alla morte dei rispettivi genitori ( madri o padri ), che a loro volta avevano ereditato dal padre o dalla madre questa sepoltura.
Siamo appunto 21 cugini che proveniamo da 7 genitori. Le spese di manutenzione ord. o str. come vanno ripartite? Una famiglia composta da 7 fratelli e sorelle dicono che le spese non vanno ripartite in parti uguali su 21 cugini, bensì in 7 parti ( genitore titolare della sepoltura)?
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LikeDislikeLa manutenzione spetta ai proprietari pro quota.
Per i figli degli eredi primi deceduti, poiché a loro volta sono eredi, spetta la quota di manutenzione relativa.
La cosa particolare è che se non ci fosse stato il testamento, la manutenzione sarebbe spettata in quote parti uguali a tutti i figli.
Se però un erede rinuncia alla sua eredità per non pagare la manutenzione, deve anche rinunciare ai diritti intimamente connessi, ovvero il diritto di sepoltura per lui e discendenti.
Il diritto di sepoltura spetta a tutti i familiari come definiti nel regolamento di polizia mortuaria comunale o, in mancanza, secondo giurisprudenza, salvo a chi ha rinunciato al suo diritto, e le sepolture avvengono per premorienza, ovvero chi prima muore prima viene sepolto fra tutti gli aventi titolo, salvo specifici accordi fra tutti gli interessati.
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LikeDislikeSe ci fosse testamento come si dividono le spese di manutenzione?
Esempio: Mio nonno con testamento, aveva lasciato la legittima a tutti i figli (7 figli) e il rimanente al figlio più giovane. Quindi il figlio più giovane ha ricevuto 9/21 gli altri figli 2/21 ognuno.
Ora per dividere le spese di manutenzione per la tomba di famiglia ci si deve basare sulle quote ereditare ricevute e quindi il figlio più giovane deve accollarsi le spese per 9/21 e gli altri per 2/21, o si deve dividere le spese in parte uguali per ogni figlio cioè spesa totale si divide per 7?
Per i figli a oggi deceduti, devono contribuire loro figli (i miei cugini) o i miei cugini sono dispensati? Grazie
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LikeDislikeLa manutenzione delle tombe di famiglia spetta agli eredi patrimoniali.
Esempio nel caso di mancanza di testamento o se specifica eredità ai figli:
1 figlio e 3 figlie del fondatore: 1/4 ciascuno.
Se uno dei 4 è defunto senza testamento o nel caso di specifica eredità ai suoi figli, con 2 figli: 1/2 di 1/4 per ciascun figlio superstite.
Per gli interventi ci si comporta come in un condominio, con decisioni a millesimi.
Per maggiori chiarimenti si veda la Newsletter settembre 2021.
Il diritto di sepoltura deriva dal solo fatto di essere discendente del fondatore e nulla ha a che fare con la proprietà; possono eventualmente coincidere. Hanno diritto ad esempio anche i coniugi/conviventi dei discendenti di livello superiore, che generalmente non sono eredi o i figli dei discendenti vivi, che lo stesso non sono eredi.
Coloro che non volessero contribuire devono rinunciare all’eredità e al diritto di sepoltura per sé e discendenti con atto pubblico a favore degli altri eredi.